Mia suocera mi racconta di un sacerdote che disse, con riferimento all'omelia durante la santa messa: "I primi cinque minuti sono per tutti, i secondi cinque minuti per pochi. Dopo è tutto tempi del Diavolo" (ovvero nessuno più ascolta). Oggi alla messa domenicale don Umberto Puglia di Venarotta ha interrotto la bella omelia proprio verso i dieci minuti mantenendo fede alla promessa fatta durante il suo Cinquantesimo di Sacerdozio.
Penso che in cinque minuti si possa dire molto, dieci minuti per la messa della domenica vadano bene, oltre noi: cala inevitabilmente l'attenzione. Molti sacerdoti si perdono a ripetere continuamente lo stesso concetto così che, dopo che l'hai capito alla prima frase, te lo dimentichi verso l'ultima per le continue ripetizioni. Imparassero tutti dal Papa Benedetto XVI che è maestro nelle omelie: annuncia il messaggio, lo spiega, e conclude. Così dovrebbe essere anche se alcuni passi di Vangelo non andrebbero neanche spiegati ma
soltanto ascoltati, riascoltati e meditati in silenzio e preghiera. Proprio l'attuale Papa una volta disse: "Il miracolo della Chiesa è di sopravvivere ogni domenica a milioni di pessime omelie". Se lo dice lui c'è da stare sereni e fiduciosi che sopravviveremo, nonostante tutto. Mio padre mi dice sempre: non ho perso la fede nonostante i sacerdoti che ho incontrato. Beh, come ragionamento ci siamo.
Nessun commento:
Posta un commento