giovedì 28 luglio 2011

Quando l'autista Atac si ferma e chiede che fermata deve fare

"Il cielo é il mio trono e la terra lo sgabello dei miei piedi quale casa mi potreste costruire?". Recita così stamattina la lettura breve delle Lodi che scorre lungo la Pineta Sacchetti mentre mi reco al cambio pullman a Cornelia. Grazie all'applicazione Ibreviary ho sempre tutto a portata di tap. Che bello. E' un peccato non pregare. La Suora in celeste di fronte a me mi guarda come se capisse che sto pregando: sarà la custodia nera del Samsung Galaxy Tab che fa tanto Breviario o saranno i miei occhi spiritati??? Sono indeciso se comunicarvi che l'acqua di ieri se ne è andata oppure è tutta raccolta sui sedili del 446 che, molto probabilmente, stanotte è stato lasciato con i finestrini aperti. Tutti in piedi e le gocce d'acqua sedute: spero abbiano l'abbonamento come me. Arriviamo a Cornelia e l'autista rallenta timoroso all'ingresso del parcheggio al Capolinea e poi, con voce robusta, chiede a noi: "sapete dov'è il posteggio del 446?". Rimango stupito. La Sorella , più lesta di me, lo conduce a destinazione e con lei scendiamo tutti. Certo, sarebbe stato più bello se la Sorella si fosse messa alla guida del Bus e ci avesse condotto alla Nostra destinazione, ma per ora accontentiamoci di questo. 
Spesso ho incontrato autisti chiedere quale era la prossima fermata e dove avrebbe dovuto voltare. Non deve essere facile come mestiere neanche quello in una città enorme come Roma dove le paline della fermata a volte sembra giochino a mimetizzarsi da albero o cartellone pubblicitario. 
Quindi è giusto chiedere. Siamo qui per collaborare e sicuramente noi utenti conosciamo meglio le fermate, in alcuni casi ovviamente.
Inizia un'altra giornata di Lode. Mi volto per chiudere il Tab e la Sorella è già sparita e l'autista tira un sospiro di sollievo: il primo viaggio sulla tratta del 446 è andato bene. Viaggio bagnato viaggio fortunato.

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