Alle 1530 di ieri venerdì trovo il posto disabili sotto casa riservato a nostro figlio occupato per un terzo da un' altra vettura (ho tutte le foto con me). Avendo noi quattro figli ho una macchina famigliare molto lunga e quindi, nonostante vari tentativi, non ho potuto parcheggiare.
Alle 16 chiamo la Polizia Municipale di Roma (XII Municipio) per comunicare il fatto, mi cerco un altro parcheggio e lascio sul parabrezza dell'incivile un foglio A4 con scritto: "Grazie da nostro figlio disabile". I vigili, purtroppo impegnati a star dietro a una città enorme e problematica come la Capitale, arrivano sotto casa verso le 17.50 quando sto uscendo per accompagnare un altro figlio da un'altra parte.
Cominciano così i controlli di rito e le due vigilesse chiamano il carro attrezzi e verso le 19 il tutto si risolve.
Io torno dall'impegno con l'altro figlio e finalmente posso parcheggiare nel posto a noi riservato.
Oggi, Sabato mattina, mi ritrovo sul parabrezza lo stesso foglio che avevo lasciato all'incivile con su scritto: "Grazie a lei, alla sua incapacità di parcheggiare che mi è costata 300 euro".
Guarda caro maleducato.
Noi, siccome spesso ci capita di trovare il nostro parcheggio occupato, prima di chiamare la Polizia Municipale aspettiamo almeno una ora, facciamo il giro del vicinato, chiediamo ai negozianti e a chiunque se conoscono la macchina di chi ci occupa il posto riservato per farla spostare in modo amichevole.
Guarda caro maleducato, non sono mai contento di chiamare i vigili, risollecitare la loro uscita ogni venti minuti, e spesso, dopo tre ore, si libera il posto senza che i tuoi colleghi maleducati si prendano una multa.
Guarda, caro maleducato, invece questa volta sono contento che ti sei preso 300 euro di multa ma spero che qualcuno ti insegni le buone maniere e la prossima volta , se ti vedo parcheggiare qui sotto, ti scriverò un bel cartello con scritto
#seguimichesonofelice perchè a noi resteranno i disagi, i tuoi insulti, e tante difficoltà ma la "
piccola storia felice" quotidiana non ce la facciamo togliere da quelli come te.