lunedì 29 settembre 2014

Fecondazione extracorporea e cultura del figlio ad ogni costo. Programma a Radio Mater con Baccaglini e Micaletti

Accogliamo la vita 290914 di Giorgio Gibertini con Cinzia Baccaglini e Massimo Micaletti su Fecondazione artificiale e cultura del figlio ad ogni costo.

venerdì 26 settembre 2014

Auto contromano sul Grande Raccordo Anulare prende in pieno la vettura prima di me: tremo ancora dalla spavento

Sono le 11.45 circa di oggi quando sto uscendo dal Raccordo Anulare, carreggiata esterna, all'Uscita della Pisana (Consiglio Regionale del Lazio) e davanti a me procede lentamente una Alfa Romeo Mito che si scontra contro un Fiorino bianco che ha imboccato contro mano la nostra uscita.
Impatto violento. Metto la mia auto di traverso per non finire addosso alla signora. Qualche secondo e tutto diventa, da irreale, a reale. La signora è avvolta nel fumo della sua auto, urla, ed è immersa negli air bags scoppiati. Il signore contromano è disperato ed impreca, piange, batte i pugni. Scendo dalla mia auto e blocco le vetture che stanno arrivando per evitare il peggio. Altri due ragazzi si fermano e ci danno una mano per cominciare ad aiutare la signora immobile nella Mito.

Io chiamo l'ambulanza alle 11.52. Arriva il marito avvisato dalla signora, momenti di agitazione. Arrivano in tanti e ci improvvisiamo soccorritori, vigili, amici... cittadini. Alle 12.30 arriva l'autoambulanza e la signora viene portata via tra urla di dolore: viva ma avrà sicuramente qualcosa di rotto.
Su quella striscia di asfalto ecco l'umanità che si presenta nella sua debolezza, impotenza, davanti al Destino, agli attimi. Presto il mio servizio e la mia disponibilità per 40 minuti poi, quando tutto è a posto, mi allontano abbracciando il marito e lasciandogli il mio recapito. La Radio trasmette Vasco: "Perchè la vita è un brivido che vola via". Mi fermo alla prima piazzola di  sosta. Ho un pianto isterico. Tremo. Ho paura. Penso a "un minuto prima, un minuto dopo". Piango. Alla velocità di 20km orari torno a casa. Mistrà, per favore.

giovedì 25 settembre 2014

Elogio del...pelo

Sì, cari amici. Oggi voglio parlarvi del "fascino del pelo". Avete capito bene. Di quell'oggetto che c'è e non c'è, che a volte fa imbruttire ma certe altre rende così maschi! Non fate troppi esercizi mentali: sto parlando dei peli del petto. Per di più sto parlando dei peli del petto dei maschi. 
Ieri ho dovuto fare l'elettrocardiogramma per poter poi ricevere il certificato per andare in piscina a fare nuoto libero (in questo BelPaese è diventato difficilissimo e burocratico anche fare un tuffo) e quando mi sono disteso sul lettino, dopo aver tolto la camicia, la dottoressa ha cominciato a guardarmi male per via del mio petto villoso.
"Oggi tutti i ragazzi arrivano senza peli che sembrano mezze femminucce - mi ha detto - però almeno le ventose si attaccano senza problemi sul petto. Per trovare un maschio vero ecco, dovete venire voi quarantenni". 
Difatti su di me, che sono integralmente maschio, non si sono "attaccate" e la dottoressa è stata costretta a prendere un rasoio e "umiliarmi" con una piccola depilazione.
Se in questi giorni mi incrociate e scorgete che mi gratto il petto... ecco questa è la causa di tutto.
Un supplizio, una "umiliazione" maschile costatami anche 20 euro! 

mercoledì 24 settembre 2014

Questa sera è stata con noi Claudia Francardi ed un po' di "Grazia" è scesa nelle nostre anime

Claudia Francardi a San Lino - Roma
Claudia Francardi
 Questa sera salone Parrocchiale pieno per la testimonianza di Claudia Francardi (vedova del carabiniere Antonio Santarelli). Con la sua "grazia", tenerezza, tenacia, risolutezza di mamma ci ha raccontato la sua storia, testimoniato il suo dolore, parlato della sua rinascita ed abbiamo tutti sentito un Qualcuno scenderci nel cuore, nelle anime, a portare scompiglio, disordine. Davanti al suo cammino di Perdono siamo stati tutti sconvolti ma soprattutto sono state prese a pugni le nostre "convinzioni" e "certezze" figlie della logica, dell'ovvietà, dell'umano senso di giustizia. Claudia vive di Perdono e fa riferimento ad un'altra Giustizia, quella che non ha occhi di vendetta e di risentimento ma che attinge alla sorgente della Pace. Sono contento di aver portato Claudia a Roma e nella nostra Parrocchia: è sicuramente una delle testimonianze più "Grandi" che si possano ascoltare. Ora lasciamo sedimentare il tutto dentro noi per provare a rinascere a nuova vita. Grazie Claudia

lunedì 22 settembre 2014

Bilance Gibertini che traslocano per continuare a servire la Scienza

Tensiometro Digitale
 Gibertini
Bilance Gibertini che traslocano, da una parte all'altra di Roma, per poter ancora servire la Scienza, la Chimica.... dopo, ovviamente, una giusta taratura in loco.
Bilance eterne, che non muoiono mai e non è solo una copertina di plastica a proteggerle ma soprattutto l'accuratezza con la quale le costruiamo, ancora oggi, pezzo dopo pezzo.


domenica 21 settembre 2014

Inizia la nostra avventura Gen4


 Oggi abbiamo partecipato al nostro primo incontro con i Gen4 nella speranza che i nostri figli proseguano questo percorso. Breve momento di riflessione, condivisione e testimonianza poi giochi, giochi semplici per tutti, giochi facili per famiglia, giochi per tutti assieme. Bello davvero. Ci siamo divertiti. Siamo stati veramente bene. 

venerdì 19 settembre 2014

Cari politici, se avete fatto arrabbiare anche mio Padre vuol dire che siete oltre il limite. Ultimo avviso.

Caro direttore,
i nostri parlamentari sono semplicemente scandalosi. Propongo una “cura” della paralisi a cui assistiamo che sicuramente avrà successo: ridurre, anzi azzerare lo stipendio a tutti, fino a quando non avranno “sfornato” tutti i nomi della Consulta e del Csm. Troppo comodo discutere vanamente, immersi nei privilegi, in nome – mi costa dirlo – di una non meglio specificata democrazia... Noi cittadini che soffriamo per la sempre più grave crisi economica, che fatichiamo a portare a casa lo stipendio, quando c’è, siamo arcistufi di queste commedie che vediamo in tv e che ci mostrano al mondo come un popolo di buffoni. In altre parole li paghiamo se producono, altrimenti a digiuno. Anzi, meglio: a casa.
Paolo Gibertini, Novate Milanese.

mercoledì 17 settembre 2014

Il mio primo abbonamento alla AS Roma in Champions League

I brividi dell'Inno all'inizio e di Grazie Roma alla fine. Eccomi, sono qui, per tre partite almeno. Forza Roma, squadra della mia città. Distinti Sud. Il mio regalo di compleanno. Con gli amici Andrea, Vincenzo e Loris.


lunedì 15 settembre 2014

Inizia la scuola

E via si riparte! Quando ricomincia la scuola è sempre troppo tardi ma è comunque troppo presto. Che bello è stato alzarsi, i mesi scorsi, col loro sonno addosso. Bellissimo. Ma si riparte. Mauro in 4a elementare, Massimo in terza e Matteo al secondo anno di asilo. Buona scuola ragazzi. Imparate tanto!

domenica 14 settembre 2014

Nuovi arrivi: un vero e proprio calcio balilla!

Per iniziare bene la scuola e per prepararci all'autunno indoor...ecco che il nostro amico Mario ci ha regalato un vero e proprio calcio balilla, come quello dei bar ma ora più bello perché nostro. Grazie Mario. Sono aperte le iscrizioni per il torneo permanente. Anzi, fate così, bussate e giocate.

sabato 13 settembre 2014

Rispetta, ama il tuo Maestro.... (preparandosi al nuovo anno scolastico)

(dal Libro Cuore di Edmondo De Amicis) (...)Rispetta, ama il tuo maestro, figliuolo. Amalo perché tuo padre lo ama e lo rispetta; perché egli consacra la vita al bene di tanti ragazzi che lo dimenticheranno, amalo perché ti apre e t’illumina l’intelligenza e ti educa l’animo; perché un giorno, quando sarai uomo, e non saremo più al mondo né io né lui, la sua immagine ti si presenterà spesso alla mente accanto alla mia, e allora, vedi, certe espressioni di dolore e di stanchezza del suo buon viso di galantuomo, alle quali ora non badi, te le ricorderai, e ti faranno pena, anche dopo trent’anni; e ti vergognerai, proverai tristezza di non avergli voluto bene, d’esserti portato male con lui. Ama il tuo maestro, perché appartiene a quella grande famiglia di cinquantamila insegnanti elementari, sparsi per tutta Italia, i quali sono come i padri intellettuali dei milioni di ragazzi che crescon con te, i lavoratori mal riconosciuti e mal ricompensati, che preparano al nostro paese un popolo migliore del presente. Io non son contento dell’affetto che hai per me, se non ne hai pure per tutti coloro che ti fanno del bene, e fra questi il tuo maestro è il primo, dopo i tuoi parenti.

venerdì 5 settembre 2014

La forza del perdono! Claudia Francardi, vedova Santarelli, il 24 settembre a Roma

Il 25 aprile 2011 l’appuntato scelto Antonio Santarelli, 44 anni, viene ferito gravemente durante un posto di blocco poco lontano da un rave party nella zona di Pitigliano (Grosseto). Ricoverato rimane per oltre un anno in coma  irreversibile, fin quando muore l’11 maggio 2012. Uno dei giovani fermati dal carabiniere è Matteo Gorelli, oggi 22 anni. Sarà condannato a vent’anni  per l’omicidio.  La vedova del carabiniere, Claudia Francardi, e la mamma del suo uccisore,  Irene Sisi, oggi sono riuscite a trasformare il loro dolore in energia positiva  e sono diventate amiche. Dal dolore al perdono. L’amicizia tra una vedova e  una madre per comprendere la forza del perdono.
Claudia e Irene saranno a Roma il prossimo mercoledì 24 settembre ore 21 presso la sala convegni della Parrocchia san Lino (via della Pineta Sacchetti 75). Una testimonianza intensa, imperdibile che parte dalla domanda: fino a dove si può perdonare?

giovedì 4 settembre 2014

Da quanti punti di Roma si vede il Cupolone? Qualcuno li ha mai contati?


Il Cupolone da Via Piccolomini - Foto GJ
Ovunque (o quasi) il guardo giro, vedo il Cupolone...di San Pietro. Sono tantissimi i punti di Roma dai quali si vede il Cupolone, per intero o a spicchi. Oltre a quelli famosi (via Piccolomini ad esempio, o buco della serratura, o Gianicolo) ve ne sono tanti altri nascosti, privati dietro le tendine di appartamenti di periferia. Qualcuno li ha mai contati? 

mercoledì 3 settembre 2014

Mettere la Bibbia al posto del cellulare

Puoi immaginare cosa succederebbe se noi trattassimo la Bibbia nel modo in cui trattiamo il nostro telefonino?
 … se noi trasportassimo la Bibbia 24 ore nella nostra cartella, nella borsetta, appesa alla cintura, o nel taschino della nostra giacca? 
… se le dessimo un colpo d’occhio più volte nella nostra giornata? 
… se tornassimo sui nostri passi per cercarla, dopo averla dimenticata a casa o in ufficio? 
… se l’utilizzassimo per mandare dei messaggi ai nostri amici? 
… se la trattassimo come se non potessimo vivere senza di lei? 
… se la regalassimo ai nostri figli, per essere sempre in contatto con loro? 
… se la portassimo con noi in viaggio, nel caso in cui avessimo bisogno di aiuto? 
... se la aprissimo immediatamente in caso di pericolo? 
Contrariamente al cellulare la Bibbia ha sempre ‘campo’. Possiamo connetterci ed essere in contatto con Dio, in qualsiasi luogo (persino in alta montagna o in mare aperto).

martedì 2 settembre 2014

La morte non è niente, sant'Agostino

La morte non è niente. 


Sono solamente passato dall'altra parte: 
è come fossi nascosto nella stanza accanto. 
Io sono sempre io e tu sei sempre tu. 
Quello che eravamo prima l'uno per l'altro lo siamo ancora. 
Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare; 
parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato. 
Non cambiare tono di voce, non assumere un'aria solenne o triste. 
Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, 
di quelle piccole cose che tanto ci piacevano 
quando eravamo insieme. 
Prega, sorridi, pensami! 
Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima: 
pronuncialo senza la minima traccia d'ombra o di tristezza. 
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: 
è la stessa di prima, c'è una continuità che non si spezza. 
Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista? 
Non sono lontano, sono dall'altra parte, proprio dietro l'angolo. 
Rassicurati, va tutto bene. 
Ritroverai il mio cuore, 
ne ritroverai la tenerezza purificata. 
Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: 
il tuo sorriso è la mia pace. 

lunedì 1 settembre 2014

Si è lasciato morire nonno Cuccio, nonno d'Italia

Quando tre mesi fa, e poco più, è morta Nonna Jole (sua moglie), ha cominciato a lasciarsi andare non solo sprofondando sempre più in quella poltrona che ormai era la sua schiena, ma proprio assumendone la stoffa che la ricopriva, diventando un soprammobile nella casa di sua figlia che ha dato amore e vita a questi ultimi loro anni in preparazione alla morte.
Si è lasciato morire per andare a riprendersi sua moglie che una lunga malattia gli aveva tolto da anni. 
Si è lasciato andare per andarsi a riprendere suo figlio, babbo Enzo, che la maledetta malattia gli aveva strappato troppo presto ferendolo indelebilmente.
L'ho conosciuto poco nonno Cuccio perchè mentre per me questi dieci anni sono stati l'inizio della mia famiglia, per lui la fine della sua.
Solo una volta ho potuto ascoltare i suoi racconti di guerra poi sempre e solo poche parole, quell'incrociare il suo sguardo fiero e quel ritrovarlo, ad ogni sporadica visita, prima sulla sedia, poi sulla poltrona, infine a letto col naso a punta.
E' di poche ore fa questa mia ultima immagine e la nostra preghiera. 
Se ne va un altro nonno, non solo nostro, ma di quelli che hanno costruito, con le mani e il sudore, la nostra Italia e quindi se ne va un altro nonno d'Italia e tutti noi sappiamo drammaticamente quanto stiamo perdendo con quella generazione, col rischio di non ritrovarci più.
In questo momento Sara veglia il nonno pregando. Da lontano mi unisco a lei nella preghiera.