Aborto? Nuoce gravemente alla salute. Del bambino sicuramente ma anche della donna! Arriva dalla Russia una notizia che molti media hanno sottaciuto ma che, a mio avviso, ha una importanza capitale per ciò che riguarda uno dei temi principali della Bioetica, ovvero quello della interruzione volontaria della gravidanza. La notizia.
In Russia la pubblicità favorevole all’aborto sarà limitata dalle stesse regole che ora restringono la reclame di sigarette e superalcolici.
Alcuni giorni fa la Duma ha approvato in terza lettura e ormai in via definitiva una serie di emendamenti alla legge sulla pubblicità. Secondo questa legge, almeno il 10 per cento della superficie di qualsiasi spazio pubblicitario che offre assistenza nell’interruzione della gravidanza deve essere destinato a un’avvertenza sulle gravi conseguenze di una simile procedura, per esempio il rischio di futura sterilità e «altri effetti dannosi per la salute della donna ». Inoltre la legge prescrive ai pubblicitari di rinunciare a qualsiasi formula o slogan che sottolineino la sicurezza di questo tipo di interventi, la sua facilità e il suo carattere indolore.
Il problema rilevato in Russia è duplice: da una parte il mercato delle cellule staminali e dall’altra il numero ancora elevato di mamme morte causa intervento chirurgico.
Questa frase inserita sulla pubblicità pro aborto servirà a qualcosa? Non so se in termini numeri aiuterà a ridurre il numero degli aborti in Russia, sicuramente però sono convinto che aiuterà più persone a prendere coscienza che l’aborto non è mai una passeggiata e che può nuocere gravemente alla salute portando anche alla sterilità della mamma.
Di sicuro, ma non sarà mai scritto, alla salute di una persona, che è il bambino vittima dell’aborto, nuoce sempre e sicuramente.
Pubblicato su Dailyblog il 19 luglio 2011
Nessun commento:
Posta un commento