Spiega chiaramente l'affido.
Consiglio di acquistarlo per dei bambini, contiene anche dei giochini
Ringrazio gli amici di InLibertà e in particolare il direttore Enzo Di Stasio per questa bella intervista sul mio ultimo libro "Lo sai che Paolino ha due papà?"
https://www.inliberta.it/lo-sai-che-paolino-ha-due-papa-una-piccola-storia-di-affido-familiare/
Quando si parla dello sport, ed in questo caso del calcio, come strumento di integrazione, alle parole bisogna poi far seguire i fatti. La Vis Aurelia ha ben chiaro come questo passaggio sia fondamentale all'interno della comunità ed oltre alla rifondazione vera e propria nel settore agonistico, ha intrapreso da questa estate un nuovo percorso da compiere con il suo Special Team: una squadra iscritta nel campionato di III livello paralimpico-sperimentale, nata attraverso un processo di reclutamento che ha impegnato il club per diversi mesi prima di giungere alla fatidica quota per poter scendere in campo. Lo Special Team è per questi ragazzi con disabilità cognitivo relazionali un mezzo eccezionale per poter uscire dalle proprie case e conoscere da vicino la realtà che li circonda, inseguendo un pallone e realizzando qualche gol, il che non guasta mai e rende tutto più semplice ed ha un impatto fondamentale nel loro processo di inclusione sociale, che è il primo obiettivo che la Vis Aurelia si è posta. In secondo luogo c'è poi anche la realtà del campo, sul quale come ogni altra squadra biancazzurra i ragazzi dello Special Team hanno tenuto alti i propri colori. Al Di Bisceglia, casa della Tor Tre Teste, sono andate in scena due sfide con una vittoria ed una sconfitta. Nel primo match il finale è stato di 6-4 per I Giganti. Partita molto combattuta con lo Special Team che sotto per 4-1 è riuscito poi a pareggiare sul 4-4 prima di cedere nel finale. Contro la Totti Soccer School, invece, la vittoria è stata netta: 9-2. Una giornata da ricordare in attesa dei prossimi impegni.
Articolo tratto da: Gazzetta Regionale
Lo sai che Paolino ha due papà? è la risposta per genitori e insegnanti che vogliono educare i bambini all'empatia e alla comprensione. 🌈 Attraverso gli occhi curiosi e attenti di Beatrice, i piccoli lettori scopriranno la storia di Paolino, un bambino speciale, che ha genitori naturali e genitori affidatari.
📖 Cosa rende unico questo libro?
Paolino non è solo un nuovo compagno di classe: con la sua allegria e generosità , insegna a vedere oltre le apparenze, affrontando con coraggio le sfide della vita . Questo racconto tenero e coinvolgente guida i bambini a riflettere sul valore della diversità, spiegando con delicatezza una realtà poco conosciuta.
💡 Ideale per:
Stimolare conversazioni importanti in famiglia e a scuola
Educare i bambini al rispetto e all'accettazione
Coltivare empatia e comprensione verso gli altri
📙 Caratteristiche principali 📙
* Misure 15 x 22 cm circa
* 72 pagine tutte a colori
* Copertina lucida di alta qualità
* Adatto dai 4 anni
* 14 pagine con attività ludico-creative
* 8 pagine con spunti per riflessioni
🛒 Regala ai tuoi piccoli una storia che parla al cuore e li aiuta a crescere con valori profondi .
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Oggi è iniziato il campionato della Special Team, la squadra di calcio del Vis Aurelia dedicata ad atleti di tutte le età con disabilità certificate cognitivo relazionali.
Di questa squadra fa parte anche il nostro Paolino!
Il calcio, quello bello, è questo qua ed è per tutti!
Ringrazio personalmente la società sportiva Vis Aurelia per aver realizzato questo progetto.
era al tramonto, o meglio, all’ora che volge il disio, che sei ritornata, con Cecco e tutta la famiglia, a
trovarci al mare lo scorso 30 agosto quando ormai le giornate cominciavano a
farsi più corte, metafora di quello che stava succedendo alla tua vita ed eravamo
in pochi a saperlo.
La gioia che ci avete dato in quel saluto resterà tra i
ricordi più belli miei, di Sara, dei nostri e son sicuro anche dei vostri
figli, assieme a tanti e tanti altri momenti vissuti assieme, vicini o a
distanza, in tutti questi anni dalla prima volta a Sori all’ultima a
Martinsicuro.
Sempre il mare in mezzo a custodire e collegare il nostro reciproco
affetto e a cullare il tutto.
Quella sera hai indugiato a lungo a chiacchierare su quella
panchina con Sara, anche tu nell’intimo poco desiderosa di ripartire subito, e
ho chiaro nel ricordo il tuo sorriso ma quel tuo sguardo che si era già fatto
malinconico.
“Da oggi – ha ricordato a tutti i presenti Monsignor Michele Di Tolve, Vescovo ausiliare di Roma – con il sacramento della Confermazione voi potrete vedere tutto con occhi nuovi, sarete capaci di distinguere cioè che è bene da ciò che non lo è, ciò che è bello da ciò che non lo è, ciò che è vero da ciò che non lo è. Poi dovrete avere il coraggio di testimoniarlo”.
Con queste e altre belle parole ieri, domenica 10 novembre, abbiamo vissuto una giornata di grazie per la Cresima del nostro quarto figlio, Paolo, il figlio in affido che ormai è con noi da otto anni.
Ricordo perfettamente quello che hai detto a tutti noi il giorno del funerale del tuo amato Roberto: “Ricordateci come nel giorno del nostro Quarantesimo di matrimonio. Felici. Perché sarà sempre e solo un lungo giorno di festa”.
Mi giunge dalla tua altrettanto adorata figlia la notizia della tua morte e quindi, cara Miranda, ti rivolgo a distanza queste tue stesse parole impossibilitato a darti l’ultimo saluto.
A Dio Miranda, guerriera della luce, paladina della vita, zia e nonna di decine e decine di bambini strappati all’aborto e “mamma” di tutti noi volontari romani per la vita.