Quando si parla dello sport, ed in questo caso del calcio, come strumento di integrazione, alle parole bisogna poi far seguire i fatti. La Vis Aurelia ha ben chiaro come questo passaggio sia fondamentale all'interno della comunità ed oltre alla rifondazione vera e propria nel settore agonistico, ha intrapreso da questa estate un nuovo percorso da compiere con il suo Special Team: una squadra iscritta nel campionato di III livello paralimpico-sperimentale, nata attraverso un processo di reclutamento che ha impegnato il club per diversi mesi prima di giungere alla fatidica quota per poter scendere in campo. Lo Special Team è per questi ragazzi con disabilità cognitivo relazionali un mezzo eccezionale per poter uscire dalle proprie case e conoscere da vicino la realtà che li circonda, inseguendo un pallone e realizzando qualche gol, il che non guasta mai e rende tutto più semplice ed ha un impatto fondamentale nel loro processo di inclusione sociale, che è il primo obiettivo che la Vis Aurelia si è posta. In secondo luogo c'è poi anche la realtà del campo, sul quale come ogni altra squadra biancazzurra i ragazzi dello Special Team hanno tenuto alti i propri colori. Al Di Bisceglia, casa della Tor Tre Teste, sono andate in scena due sfide con una vittoria ed una sconfitta. Nel primo match il finale è stato di 6-4 per I Giganti. Partita molto combattuta con lo Special Team che sotto per 4-1 è riuscito poi a pareggiare sul 4-4 prima di cedere nel finale. Contro la Totti Soccer School, invece, la vittoria è stata netta: 9-2. Una giornata da ricordare in attesa dei prossimi impegni.
Articolo tratto da: Gazzetta Regionale
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