mercoledì 20 aprile 2011

Oggi ho conosciuto tua mamma, Giuliano

Tre anni fa sei morto Giuliano, così d'improvviso. Quel giorno ti chiamai perchè dovevamo vederci, era appena terminata la Pasqua, ed al tuo cellulare rispose un tuo amico dicendomi che eri morto. In piedi di fronte alla finestra rimasi col cuore imbalsamato ed attonito. Oggi finalmente ho conosciuto tua mamma, Giuliano, dopo averle scritto parecchie volte in facebook, dopo averle inviato il mio libro Google ergo sum in cui sei entrato anche tu, all'improvviso anche li, ma almeno così resterai per sempre nei miei ricordi, nei nostri, su un foglio di carta scritta.
Oggi ho conosciuto tua madre alla messa in ricordo per te a San Lorenzo in Lucina dove anche si svolsero i tuoi funerali. La chiesetta laterale sinistra dedicata alla Madonna era strapiena dei tuoi amici accorsi per "pensarti" visto che molti sono poco usi alla vicinanza con l'Altare: beh, caro Giuliano, voglio sorridere con te al pensiero che in questi tre anni sono già venuti, per merito tuo, a messa almeno tre volte.
L'ho detto anche a tua madre e Pietro, han sorriso.
Tua madre è molto provata quanto forte. Mi ha confessato che queste ricorrenze le fanno molto male. Partire dalla Sicilia per rivivere la cerimonia della messa in suffragio e ritornare subito la sera con tanto di taxi prenotato all'uscita di messa.
Era contenta di vedere la chiesetta piena. Mi ha detto: "Si vede che Giuliano ha seminato bene". Mi son permesso di dirle che stai continuando a  seminare.
Tua madre mi ha abbracciato forte riconoscendomi dalle foto in facebook, mi ha chiesto dei miei figli, della mia vita, mi ha donato le sue lacrime sulle spalle: resteranno sempre mie, Giuliano.
Tua madre mi ha voluto subito bene ed in questo siete proprio uguali: sapere amare gratuitamente e spontaneamente.
Quanto vorrei imparare a farlo anche io.
Fuori alcuni tuoi amici ora hanno figli, lo sai sicuramente.
Fuori c'è la croce donata da tuo padre con sotto la targa in tuo ricordo.
Fuori c'è il mondo che prosegue, la nostra vita che va avanti, il pensiero verso i figli che crescono che vorrei lasciare io prima che loro lascino me perché il solo pensiero mi distrugge e da oggi ancora di più pregherò per tua mamma e tuo padre.
Fuori ci siamo noi che torniamo a casa.
Oggi, caro Giuliano, è successo un altro fatto molto bello, di quelli che a volte proviamo a chiamare timidamente coincidenze.
Ho conosciuto il responsabile per l'Italia di Google al quale ho donato il mio libro Google ergo sum nel quale c'è un capitolo dedicato a te.
Dì la verità furbacchione, me l'hai mandato tu?
Ti voglio bene.

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