lunedì 18 aprile 2011

Che periodo di Grazia voglio dire Grazie

Inizia oggi la Settimana Santa. Ieri cercavo di spiegarla ai miei figli mentre tornavamo a casa sommersi da mazzette di rimi di Ulivo: a Natale Gesù nasce, a Pasqua Gesù risorge. Ricordatevi: quando in Chiesa prendiamo gli ulivi sta per arrivare la Pasqua, la festa di Gesù. "Ancora?" Mi ha chiesto il medio. Eh si, ancora festeggiamo Gesù.Più difficile spiegare la settimana Santa anche perchè il loro interesse era più che altro concentrato sul quando iniziano le vacanze, complice le giornate primaverili ed il pomeriggio nei prati di Nomadelfia.
Ci penseremo più avanti anche perché il Mistero di questa Settimana si rinnova di anno in anno o meglio evolve col cambiare degli anni, delle situazioni, degli impegni o stati d'animo personale, delle vicende appena accadute. Io ne ho sempre tratto dapprima fascino e poi Grazia. Fascino perché i testi della Liturgia in queste giornate sono meraviglie, Grazie perchè indubbiamente è un periodo di Grazie quello che celebra la Resurrezione di Nostro Signore ed il condurci tutti alla Salvezza.
Ma la mia attenzione la voglio rivolgere ai testi, alle letture. Vi dirò che non sono un grande appassionato delle Lettura a più voci che è molto di moda in alcune chiese oggi, ovvero una voce narrante, il sacerdote che fa Gesù e via dicendo. Lo trovo distraente e meno coinvolgente, sarà. Considero una buona recitazione da parte del singolo sacerdote ancora di fascino superiore, ovviamente quando il sacerdote è ben preparato anche per l'ars oratoria.
Ma al di là di questo fatto ogni testo racchiude potenziali titoli di libri futuri che vorrei scrivere e, quando dico questo, intendo dire che ogni anno scopro nuove frasi del Vangelo per le quali varrebbe la pena soffermarsi ore intere in meditazione, preghiera e per le quali varrebbe la pena cambiare vita. 
Ieri, per esempio, all'arrivo di Giuda nel campo degli Ulivi, dopo il bacio famigerato Gesù gli dice: "Amico, per questo sei qui". Che bel titolo di libro, che bel titolo di vita.
Augurarci buona Settimana Santa è quindi augurarci di avere i secchielli vuoti per attingere a questo periodo di Grazie il quale, per volere del Santo Padre Benedetto XVI, proseguirà almeno fino al 1 maggio con la Beatificazione di Giovanni Paolo II: 14 giorni in cui spero proprio di convertirmi e cambiare vita.
Felice proseguimento delle gioie pasquali questa beatificazione.
Si alzi forte la nostra preghiera, assieme allo sguardo, verso il cielo.
Per questo lungo periodi di Grazie voglio, o Signore, dirti Grazie.

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