E' razzismo anche questo e parte dai media, dalle Agenzie Stampa, dalle dichiarazioni dei politici: lasciatemelo dire ed ormai l'ho scritto! Di Gianluca Casseri, autore della strage di ieri a Firenze, ormai sappiamo tutto ed abbiamo letto di tutto: neonazista, xenofobo, killer, maniaco, razzista. Siamo entrati in casa sua, abbiamo visto che cosa leggeva e che cosa anche scriveva: come sempre i vicini raccontano che era una persona solitaria ma educata. Dopo essere riuscito ad uccidere due senegalesi è scappato dalla folla inferocita che lo inseguiva, si è infilato in un box sotterraneo e, davanti ai poliziotti, bianchi, sembra abbia dichiarato "A voi non sparo" e si è ucciso.
Voglio portate la mia, e spero vostra, riflessione su due aspetti.
Il primo è che la Polizia ha dovuto condurre un altro Senegalese a verificare che si fosse veramente ucciso per permettere ai ragazzi provenienti dal Senegal che quella non era una bugia messa in giro solo per placare gli animi e la voglia di vendetta. Quando il rappresentante di questo gruppo che voleva vendetta ha verificato che il cadavere era quello dell'assassino, Firenze è tornata alla sua quasi normalità ed i Senegalesi si sono ritrovati a pregare davanti al Duomo.
Il secondo aspetto che più mi turba è il razzismo insito dentro di noi, nei colleghi giornalisti che erano sul posto ed in quelli che ancora lo sono: come si chiamavano i due ragazzi Senegalesi? Quale il loro nome? Qualcuno me lo rintraccia, assieme alla loro foto, per favore, che li voglio pubblicare almeno qui su Frews? Perché ce ne freghiamo anche di questo, cari colleghi? E' razzismo!
Giorgio Gibertini Jolly su Frews
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