sabato 24 dicembre 2011

Peter Banana ed il racconto di Natale

Peter Banana e famiglia
Peter Banana ed i regali di Natale. Ogni anno arriva il Natale, la festa dell’accoglienza, della vita, nel giorno in cui si ricorda la nascita di Gesù Bambino. Anche quell’anno fu freddo e neve su tutta la terra ma Babbo Natale purtroppo aveva un problema più grosso di quello meteorologico.Gli abitanti della terra erano cresciuti ed i bambini, sparsi in tutto il mondo, attendevano festosi i regali che avevano chiesto e speravano di trovarli tutti, o in parte, sotto l’albero e vicino al Presepe.Le mamme ed i papà di tutto il mondo avevano già spedito le lettere a Babbo Natale e gli gnomi, aiutanti di Babbo Natale, avevano già provveduto a rispondere a tutti ed a preparare i pacchetti personalizzati con gli indirizzi in bella evidenza: anche quello di preparazione è un lavoro difficile ed importante e bisogna essere in tanti a farlo. La fortuna di Babbo Natale è sempre stata quella che mezzanotte non arriva contemporaneamente in tutto il mondo ma, grazie ai fusi orari, comincia prima in America, passa per l’Europa e finisce in Asia e quindi può organizzarsi per riuscire ad accontentare tutti i bambini del mondo, a scendere da tutti i camini e lasciare tutti i regali. Però quell’anno, alla vigilia di Natale, Babbo Natale si accorse che qualcosa non andava. La slitta, nonostante fosse stata preparata e caricata al massimo, non riusciva a contenere tutti i regali del mondo. 
Gli gnomi provavano e riprovavano togliendo e sistemando i pacchetti ma comunque, in tutte le combinazioni possibile, qualche cosa rimaneva sempre fuori ed a terra e questo Babbo Natale non poteva proprio permetterselo, a Natale ogni bambino avrebbe ricevuto il regalo che meritava, ma occorreva una idea, una idea extra da qualcuno. Babbo Natale finì la riunione coi capi degli Gnomi, lasciò le renne e la slitta pronta e si ritirò per qualche minuto nella sua stanza a cercare una soluzione. Si fece portare l’elenco di tutte le persone buone del mondo e cominciò a scorrerle ad una ad una e quando arrivò alla P di Peter Banana, prese il fascicolo, lo lesse attentamente e si soffermò a pensare.
Poi Babbo Natale prese il telefono e compose il numero di Casa di Peter Banana. 
Peter rispose puntualmente 
“Parlo con Peter Banana?” 
“Si sono io chi mi desidera?” 
“Sono Babbo Natale”. 
“Ah che onore Babbo Natale. Che sorpresa felice proprio il giorno della vigilia. Come posso esserle utile?” 
Babbo Natale attese qualche secondo poi spiegò il motivo della telefonata. 
“Senti Peter, ho bisogno di te. Ho un grande problema. Ho letto che hai risolto casi impossibili, che sei un ragazzo molto generoso, che aiuti sempre il prossimo. Anche io questa volta ho bisogno del tuo aiuto” 
“Mi dica Babbo Natale. Come posso esserle utile- Sarà un piacere per me poterla aiutare se posso!” 
“Bene Peter, bene. Ho proprio bisogno di questo entusiasmo e di questa disponibilità. Senti. La slitta è stracolma, piena all’inverosimile ma quest’anno non riesce a contenere tutti i regali del mondo e ci sono tanti bambini che rischiano di non ricevere il regalo domani notte. Come possiamo fare?” 
Peter stette qualche secondo in silenzio poi disse: 
“Babbo Natale. Una idea ce l’avrei” 
“Dimmi subito Peter. Dobbiamo fare presto e speriamo che sia una idea buona, anzi quella buona e definitiva”. 
“Io potrei aiutarvi” 
“E come Peter?” 
“In cantina ho due enormi sci a forma di Banana che sembrano due canoe e che io uso per spedizioni speciali sulla neve. Davanti e dietro posso sistemare tantissimi regali e consegnarli a chi lei mi indicherà. Credo che almeno diecimila regali ci possono stare!” 
Babbo Natale sussultò di gioia. 
“Ottimo Peter, ottimo davvero, abbiamo proprio bisogno di te. Prendi il primo volo e vieni al Polo Nord che ti aspetta un grande lavoro, che ti aspetta la consegna dei regali per tutti i bambini dell’Alaska e delle zone di montagna dove potrai raggiungerli sciando con i tuoi super sci banana”. 
Peter si recò subito all’aereoporto, imbarcò i due grandi sci e si accomodò al suo posto. 
In poche ore fu alla Casa di Babbo Natale ed entrò nel vivo degli ultimi preparativi e dovunque tutti cantavano Jingle Bells. 
Peter e Babbo Natale si abbracciarono e poi l’anziano signore diede al giovane aiutante l’elenco con gli indirizzi di tutti i dieci mila bambini che doveva raggiungere in quella notte Santa. 
Peter prese l’elenco, lo scorse velocemente e poi si incamminò verso i suoi due grandi sci a banana ma Babbo Natale lo fermò sulla soglia della porta: 
“Prendi questa – gli disse – e suona un tocco solo, lieve e soffice come la neve, ogni volta che lascerai una casa dove hai consegnato il regalo” ed allungò a Peter Banana una luccicante campanellina. 
Peter indossò i grossi sci a banana, Babbo Natale salì sulla slitta ed insieme partirono, uno in direzione nord e l’altro verso sud. 
Così quella notte Peter Banana aiutò Babbo Natale a portare i regali in tutti il mondo ed in ogni casa che entrava cercava i bambini, dava loro un leggero bacino sulla fronte mentre dormivano e poi lasciava i giusti regali sotto l’albero o vicino al Presepe. 
Poi ripartiva verso un’altra destinazione seguendo l’elenco che gli aveva lasciato Babbo Natale. 
Tutte le case di montagna furono raggiunte e l’indomani si poteva scorgere sulla neve una chiara impronta lunga ma non di slitta, un po’ curva, come di una gigante banana. Tutti i bambini ricevettero il regalo anche quel Natale e la festa fu accompagnata da un leggero tocco di campanella che rende tutto più dolce ed anche più vero. Alla fine della consegna anche Peter tornò a casa sua e, sorpresa delle sorprese, trovò vicino al Presepe sia il regalo che gli aveva chiesto sia un altro piccolo pacchetto.Peter si avvicinò e lo aprì con molta emozione e dentro trovò un biglietto con scritto: 
“Al mio aiutante preferito, con affetto a grazie di tutto e passa un sereno Natale e rimani sempre così, generoso e disponibile verso gli altri. Babbo Natale”. 
Nel pacchetto trovò una piccola banana a forma di stella cometa che subito sistemò sopra l’albero, ed è ancora lì! 
Buon natale!

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