sabato 1 ottobre 2011

Tremila posti da fornaio ma nessuno vuole lavorare

La notizia è passata solo su qualchequotidianonazionale il primo di settembre: tremila posti da fornaio ma i ragazzi li rifiutano. Qualche blogger si è spinto oltre e ci dà più informazioni: in Abruzzo mancano panettieri, la associazione panificatori regionale ha lanciato non solo l'appello ma anche l'invito a farsi avanti, ma nessuno vuole quei posti di duro lavoro, certo, ma che "alzano" uno stipendio oltre i tre mila euro mensili.
Non voglio qui indagare sull'importanza di difendere il pane tradizionale locale e sulla concorrenza tra i supermercati ed i panettieri e quindi la differenza di costo.
Mi sovviene da ridere quando penso alle tante persone (non solo giovanissime) che dicono che non c'è il lavoro.
Mi sono sempre detto, e per quel poco che conta ho sempre detto, che di lavoro ce ne è per chi ha voglia di lavorare, per chi ha voglia di adattarsi a qualsiasi soluzione, anche a pulire le scale: dopodiché prima o poi arriva anche il lavoro giusto, quello sognato, quello per cui si è studiato una vita ma nel frattempo fare qualche esperienza in giro non guasta mai.
Rimane sempre la domanda di fondo: ma hai voglia di lavorare o cerchi solo uno stipendio sicuro ed il lavoro si paga a parte?
Perché se no sembra come quel tale che diceva alla mamma che al compito in classe aveva quasi preso 8, ma quel voto ce l'aveva il vicino di banco.
Sicuramente quello del panettiere è un lavoro difficilissimo, durissimo e comporta, più o mento di tante altre occupazioni, molte rinunce e molti sacrifici.
Io non l'ho mai fatto, mia moglie si e me lo ha raccontato.
Le poche volte che parto all'alba (ma alba veramente ) per motivi di lavoro le uniche luci che scorgo dietro ai negozi sono quelle dei panifici.
Penso però che i tremila euro mensili, l'odore del pane quotidiano fresco, la poesia della lievitazione possano essere ingredienti sufficienti a far alzare dal letargo della disoccupazione chi veramente ha voglia di lavorare.
L'Abruzzo non è così lontano!

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