lunedì 21 febbraio 2011

Filastrocca sul deputato nominato

Sei stato nominato, tu, o caro deputato, in quella lista sei finito, perchè qualcuno per te ha alzato il dito, forse anche senza meritarlo, e se quel mestiere non sai farlo, del paese col tuo dito decidi le sorti, sia per i vivi sia per i morti.
Sei stato nominato, o mio caro deputato, a un certo punto hai deciso, di far brutto gioco e brutto viso, te ne sei andato dal partito in cui ti ho votato, ed un altro ne hai fondato, e mentre pensavo di averti in maggioranza, e mi grattavo rasserenato la panza, ti ho trovato seduto in minoranza e mi è venuto il mal di panza.
Questo proprio non è giusto, oltre alla faccia mettici il busto, se te ne vai dal tuo partito, per te il discorso è finito, daccapo devi ripartire, e candidarti contro le mie ire, con la nuova maglia od il nuovo colore, la penso così e te lo dico col core.

Odio da sempre i trasformismi, e con essi tutti gli ismi, da quando Rivera consigliere a Milano, se ne andò con solo una stretta di mano.
Acconsento che si possa cambiare opinione, ma non nel corso della stagione, e finchè la maggioranza dura, devi tener fede alla legislatura, ed al patto con gli elettori, se no per te saran dolori, dolori politici ovviamente intendo, tanto lo so stai comprendendo.
Poi ci sono i doppi nominati, da una lista sono stati chiamati, un altro partito hanno fondato, e come nel gioco vivono l'esser nonimato, uno ad uno se ne vanno, continuando il loro danno, nel popolo della libertà ritorneranno, alcuni nel misto se ne andranno, ma la nostra pazienza sta finendo, e ci stiamo un po' rompendo.
Se rimarrai quindi nominato, ci vuole il vincolo di mandato, altrimenti a casa senza pensione, che qui ci vuole uno scossone.
Questa qui non è democrazia, lo capisce anche mia zia, è una grande buffonata ma per voi anche una abbuffata.
Sei stato nominato o caro deputato quindi al mio bene sei vocato impegnati a fondo perchè ho vigilato.

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