lunedì 9 maggio 2011

Vincere uno scudetto lontano da casa

Ora che il campionato è finito (ops scusate, qualcuno ancora sta lottando per non retrocedere o per la Champions) voglio fare qualche considerazione tecnico sportiva etica psicologia e farmacologica famigliare.
Il Milan ha meritato il Diciottesimo scudetto e personalmente spero che ora non trascuri il Campionato puntando solo alla Champions perché mi piacerebbe arrivare presto alla seconda stella, quindi ai venti scudetti, staccando gli altri, raggiungendo la Juve in attesa che la giustizia sportiva (non quella dell'ex interista Guido Rossi) tolga un po' di scudetti di cartone all'altra squadra minore di Milano.
Il Milan ha vinto lo scudetto a Cagliari all'andata, con quel goal di Strasser allo scadere (forse l'unica partita giocata da Strasser) su passaggio di Panzantonio. Dopo quella sequenza degna del miglior regista mi sono detto: è proprio l'anno buono.
Il Milan ha vinto lo scudetto anche grazie ad Ibrahimovic. Anche, non solo, dimostrando la non dipendenza dal fenomeno che però spero rimanga a lungo perché vederlo con la palla sotto la suola e la fronte alta e con un occhio che sfida l'avversario e con l'altro che cerca il compagno meglio smarcato da servire....beh, non c'è prezzo neanche con Mastercard. Però ricordiamoci il goal in rovesciata con la Fiorentina e la fucilata di Lecce oltre a tutti gli assist dello Svedese.
Il Milan ha vinto lo scudetto a Torino vincendo con goal "ciofeca" di Gattuso servito da Ibrahimovic: potevamo lasciare cadere invano questa sequenza di eventi unici ed irripetibili?
Il Milan ha vinto lo scudetto dietro con Thiago ed Abbiati su tutti seguiti poi da Abate e coperti da Van Bommel per una difesa a volte impenetrabile: ricordo che al ritorno con il Napoli la squadra di Mazzarri non ha fatto un tiro in porta, uno che sia uno!
Il Milan ha vinto lo scudetto con Seedorf che, quando ha capito di non essere insostituibile, è tornato su livelli eccezionali di rendimento ed ha anche segnato un pochettino.
Il Milan ha vinto coi brasiliani mandando via Ronaldinho, e mi è dispiaciuto, e prendendo Robinho che se imparerà ad avere anche un decimo della freddezza di Superpippo Inzaghi sotto porta, diventerà un fenomeno.
Il Milan ha vinto con l'amore perchè vedere Barbara che, sul campo dell'Olimpico, attende Pato per poi baciarsi davanti a tutti, da chi te lo aspetti, non so, da Cambiasso???
Il Milan ha vinto soprattutto, e qui mi inchino, grazie a Mister Allegri che ci ha resi tutti Allegri e che ha dimostrato davvero competenza, professionalità e solidità in ogni situazione e merita anche lui di aprire un ciclo tenendo a mente la Seconda Stella che ormai si avvicina ed è a destra.
Ed ha vinto lo stile Milan. Tanto per dire anche i giocatori in discussione o senza contratto rinnovato per il prossimo anno, pur provocati durante le interviste all'Olimpico, nessuno ha usato parole polemiche verso la società, il tecnico non ha vinto e sparato sul Presidente, i giocatori non si sono lamentati ma tutti compatti ed ovviamente sapete a chi mi riferisco.
Però per un milanese milanista come me che vive a Roma e che ha festeggiato tra Venarotta ed Ascoli è stata una doppia sofferenza. Poche bandiere in giro e, grazie ad altri sei amici milanisti, ho potuto festeggiare fino a notte inoltrata ma è ben diverso festeggiare qui, lontano da Milano.
Nei miei scudetti passati ricordo le code lungo via Dante ed il salire sul Cavallo a Piazza Castello e riempire Piazza del Duomo.
Il 18mo scudetto lo dedico a tutti quei milanisti lontani da Milano che hanno festeggiato nel salotto di casa o nel silenzio glaciale, quasi indifferente, di strade provinciali deserte.
Il Campionato ci ha regalato altre due grandi squadre che hanno fatto il massimo nelle loro possibilità e parlo di Napoli ed Udinese: speriamo non vendano troppo ma si concentrino a costruire tanto.
Spero che dall'anno prossimo non ci sia più lo spezzatino, ovvero quelle partite a tutte le ore e tutti i giorni dal venerdi, a due il sabato, una la domenica all'ora dell'Angelus, qualcuna la domenica pomeriggio ed altre il lunedi sera. 
Che caos! E' stato un campionato creato apposta per litigare in famiglia. Non si può tornare a tutte le partite la domenica pomeriggio? Lo si sa da sempre così uno non deve avere sottomano il calendario della serie A prima di organizzare i propri appuntamenti famigliari.
Credo che lo spezzatino più che avvicinare tifosi li abbia allontanati: essere abbonati oggi immagino sia di una difficoltà organizzativa "pazzesca" come direbbe un commentatore qualsiasi di Sky.
Eccoci. Campionato assegnato e quasi concluso. Il Milan ha vinto per tutto il resto c'è Mastercard.








1 commento:

Anonimo ha detto...

Le contraddizioni nascono da ciò che Verga era effettivamente e ciò che credeva di essere. Egli era veramente, in modo profondo, dentro la realtà non mistificata delle cose, nella loro crudezza, e tale condizione mentale e psicologica gli consentiva di vedere più chiaramente di altri i contrasti della società borghese (Ho visto tante mostruosità rispettate, tante bassezze di cui si fa di cappello tante contraddizioni di quello che chiamate senso morale [Eva]), e di demistificarli fin dalla giovinezza.

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