Family Band esordio Festa della Solidarietà Parrocchia San
Lino alla Pineta Sacchetti - Roma - 29 marzo 2013 - Suonano: Gaetano Vallini alla chitarra, Arnaldo Iossa alle
tastiere, Giovanni Gregori al Basso, Alessandro Vallini alla batteria. Voci: Paolo
Fiamma e Giorgio Gibertini.
domenica 30 marzo 2014
sabato 29 marzo 2014
Genitori: gli unici ad avere autorità di educazione sui propri figli
“[...] Colpisce che la famiglia sia non di rado rappresentata come un capro espiatorio, quasi l’origine dei mali del nostro tempo, anziché il presidio universale di un’umanità migliore e la garanzia di continuità sociale. Non sono le buone leggi che garantiscono la buona convivenza – esse sono necessarie – ma è la famiglia, vivaio naturale di buona umanità e di società giusta. In questa logica distorta e ideologica, si innesta la recente iniziativa – variamente attribuita – di tre volumetti dal titolo “Educare alla diversità a scuola”, che sono approdati nelle scuole italiane, destinati alle scuole primarie e alle secondarie di primo e secondo grado. In teoria le tre guide hanno lo scopo di sconfiggere bullismo e discriminazione – cosa giusta –, in realtà mirano a “istillare” (è questo il termine usato) nei bambini preconcetti contro la famiglia, la genitorialità, la fede religiosa, la differenza tra padre e madre… parole dolcissime che sembrano oggi non solo fuori corso, ma persino imbarazzanti, tanto che si tende a eliminarle anche dalle carte. È la lettura ideologica del “genere” – una vera dittatura – che vuole appiattire le diversità, omologare tutto fino a trattare l’identità di uomo e donna come pure astrazioni. Viene da chiederci con amarezza se si vuol fare della scuola dei “campi di rieducazione”, di “indottrinamento”.
Ma i genitori hanno ancora il diritto di educare i propri figli oppure sono stati esautorati? Si è chiesto a loro non solo il parere ma anche l’esplicita autorizzazione? I figli non sono materiale da esperimento in mano di nessuno, neppure di tecnici o di cosiddetti esperti.
I genitori non si facciano intimidire, hanno il diritto di reagire con determinazione e chiarezza: non c’è autorità che tenga.”
Ma i genitori hanno ancora il diritto di educare i propri figli oppure sono stati esautorati? Si è chiesto a loro non solo il parere ma anche l’esplicita autorizzazione? I figli non sono materiale da esperimento in mano di nessuno, neppure di tecnici o di cosiddetti esperti.
I genitori non si facciano intimidire, hanno il diritto di reagire con determinazione e chiarezza: non c’è autorità che tenga.”
mercoledì 26 marzo 2014
A Roccafluvione i “Quadri viventi”: Cinque secoli di storia dell’arte e due ore di divertimento
23 quadri, 45 interpreti, 10 costumiste, 2 mesi di lavoro, oltre cinquanta persone coinvolte per parlare, in modo originale e simpatico, di cinque secoli di storia dell’arte. Accade tutto in una notte, neanche , in una serata, in poche ore ma dopo due mesi di preparativi ed intenso lavoro che hanno coinvolto la cittadina di Roccafluvione. Il tutto sotto la esperta, allegra, preparata regia di Walter Galotto, eclettico artista locale, persona da conoscere, artista da seguire.
Abbiamo passato una serata splendida respirando l’armonia che può esserci in una “tipica ridente località italiana”, la collaborazione tra istituzioni e cittadini, la voglia di divertirsi e comunque fare cultura, e comunque lasciare un messaggio, e comunque tramandare la “bellezza” del creato che “parla” a tutte le epoche, a tutte le generazioni, attraverso le inamovibili montagne attorno e tramite i quadri “vivi” dipinti in ogni epoca.
L’arte “viva” che Hayez, Leonardo, Botero, Monet, Reaburn ed altri ancora hanno impresso per sempre nelle loro cornici continua a parlare ed a Roccafluvione ha parlato in tutti i sensi lasciandosi impersonare, e spiegare, dai cittadini che si sono messi in gioco coi loro figli, la propria fidanzata, fratelli e sorelle, intere famiglie.
I quadri da vedere prima nelle copie originali, poi nelle spiegazioni sul palco, ed infine nella esposizione modi museo ognuno dentro la propria cornice preparata da altri locali artigiani dell’arte.
Ho ripassato molto delle mie conoscenze, appreso tant’altro, sorriso a più non posso vivendo in una serata il mix perfetto di ingredienti per stare bene, per essere fieri di questa Italia e, perchè no, lasciatemelo dire, di questi amici e parenti acquisiti.
martedì 25 marzo 2014
Da oggi Gesù Concepito è nel grembo di Maria!
lunedì 24 marzo 2014
"Stammi vicino" mi hai chiesto in sogno l'altra notte. Prego per cercare di capire il messaggio
Ti ho incontrato passeggiando per i vicoli di Vico Equense, mi pare. Tu seduto al tavolo a disquisire sorridente di Bioetica con un'altra persona che non ho riconosciuto, mi pareva un altro Mario. Ci siamo salutati e mi ha detto:
"Stammi vicino, quando puoi, ma stammi vicino"....
Dei tanti amici, parenti che "mi" sono morti in questi anni sei il primo che mi viene a ritrovare in sogno.Sto pregando per cercare di capire il messaggio.
"Stammi vicino, quando puoi, ma stammi vicino"....
Dei tanti amici, parenti che "mi" sono morti in questi anni sei il primo che mi viene a ritrovare in sogno.Sto pregando per cercare di capire il messaggio.
domenica 23 marzo 2014
giovedì 20 marzo 2014
Civita Castellana, Viterbo, Montefiascone, Bolsena e Tuscania: ancora la bella Italia
trattoria Il Moro presso lago di Bolsena |
Il viterbese, così poco conosciuto, che "...se fossimo in Toscana" (cit.)
Il viterbese, così vicino a noi romani, così difficile da visitare!
mercoledì 19 marzo 2014
Video e foto dei miei figli per la festa del Papà
Video e foto dei miei figli per la festa del Papà: un dono per me (e per tutti voi) che mi lascia senza parole! Anzi, con una sola: GRAZIE!
continua
martedì 18 marzo 2014
Il lago di Albano ... o, come chiaman tutti, il lago di Castelgandolfo
Sosto per un fugace pranzo a "L'Enoteca del Lago" di Castel Gandolfo. La incontri se presti attenzione alla tua sinistra percorrendo la SS216 tra Marino e Albano. C'è un semaforo, se è rosso, meglio. Così puoi distogliere lo sguardo dalla strada ed incrociare questo "balconcino" sul Lago.
E' quello che è capitato oggi a me.
Ho quindi accostato la macchina e mi sono gustato un semplice pranzo dei castelli con vista lago di Albano e non, come tutti chiamano, Lago di Castel Gandolfo (si è complimentata la gentile padrona).
Mamma, figlia, e padre. Una ventina di coperti, alcuni allo scoperto per una vista migliore, ed il sole caldo di questi giorni.
Ringrazio sempre questo lavoro che mi permette di conoscere la bella Italia.
E' quello che è capitato oggi a me.
Ho quindi accostato la macchina e mi sono gustato un semplice pranzo dei castelli con vista lago di Albano e non, come tutti chiamano, Lago di Castel Gandolfo (si è complimentata la gentile padrona).
Mamma, figlia, e padre. Una ventina di coperti, alcuni allo scoperto per una vista migliore, ed il sole caldo di questi giorni.
Ringrazio sempre questo lavoro che mi permette di conoscere la bella Italia.
lunedì 17 marzo 2014
domenica 16 marzo 2014
L'importante non è essere alte, è esserne all'Altezza
Nella settimana che porta al suo compleanno ecco un messaggio sentito, e vissuto, da mia moglie!
"L'importante non è essere alte, è esserne all'Altezza"
"L'importante non è essere alte, è esserne all'Altezza"
sabato 15 marzo 2014
Figurine Panini: passione per grandi e piccini...soprattutto vicini!
Massimo da Corrado per le figurine |
Il sabato accompagno, e mi fa piacere accompagnare, mio figlio Massimo (7 anni) al bar di fronte non per farsi un prematuro cicchetto ma per scambiarsi le figurine dei calciatori con l'amico gestore e proprietario del bar, l'interista Corrado. E' ormai un momento che sta diventando tradizione, quasi un rito, piacevole per me, che vedo mio figlio crescere e condividere una passione, e pure per Corrado che ha un "nipote acquisito" (oltre al paffutissimo Nicolas) con cui dialogare di calcio e dintorni.
Massimo si posiziona a suo agio dietro il bancone e, con una velocità mnemonica impressionante, comincia a controllare i due album e a fare i giusti scambi. Poi torna a casa da solo, attraversando con circospezione la strada, felice e sorridente e...con un bel gruzzoletto di figurine in più!
venerdì 14 marzo 2014
Che cos'è il GSA - Gibertini (Strumento per l'analisi di granulometria dei terreni tramite sedimentazione denominato GSA)
Grain Size analyzer |
Rilevazione più fine del terreno da 0,100 a 0,001 mm
Misura della riduzione progressiva della densità di una sospensione di terreno
Tempo per un'analisi completa: 5/ 6 ore
N. 6 campioni per volta da 500 ml
Range di densità da 0,900 a 1,0500 con precisione 4° cifra decimale
Compensazione automatica della variazione della temperatura e legge di Stokes
Ripetibilità migliore del 2 %
Tensione di alimentazione 220 VAC; consumo 1 A.
Dimensioni (bxpxh): 1200 x 500 x 800 mm - Peso netto 40 kg
giovedì 13 marzo 2014
Da un anno è “Buonasera”: auguri Papa Francesco
Un anno con Papa Francesco. Oggi tutti ne parleranno come ne parliamo noi in famiglia, tra amici, al lavoro, sui blog e su twitter. Questo Papa ha cambiato tanto e sicuramente tutti. Alcuni hanno smesso di credere al Papa, molti di più hanno cominciato a guardare in modo diverso la Chiesa ed i suoi Ministri. Tanto è cambiato nei modi, nulla nell’insegnamento del Magistero. E’ da un anno almeno che per noi tutti è iniziata una buonasera e sempre un buongiorno. Viva il Papa, grazie Dio.
martedì 11 marzo 2014
Quando Palmaro scrisse di me nel mio libro "Sretan Put - buon viaggio"
Mario Palmaro racconta l'autore Giorgio Gibertini Jolly nel libro "Sretan Put - buon viaggio" |
lunedì 10 marzo 2014
Quando giocavo a tennis con l'amico Mario Palmaro...
La prima volta che giocai a tennis con l'amico Mario Palmaro fu (credo?) durante il Quarenghi di Fara San Martino. Ci alzavamo presto per giocare dalle 7 alle 8, prima dell'inizio del tempo di formazione, per non perdere neanche un momento di quegli approfondimenti così necessari per il nostro intelletto e per il nostro impegno per la vita.
L'allora responsabile nazionale dei giovani, Cinzia, si divertita a rendicontare, sommariamente, il nostro match e poi dava il via alla giornata di formazione.
Noi abbiamo continuato a giocare spesso finché ho vissuto a Milano. Mario mi raggiungeva a Novate Milanese e giocavamo presso l'oratorio femminile: una volta vincevo io, l'altra lui. Giocavamo allo stesso livello, belle partite sempre, per questo andavamo d'accordo... sul campo.
Fuori dal campo da tennis ho condiviso il 90 per cento delle sue idee ma spesso non la loro attuazione e promozione.
Quando sono diventato responsabile nazionale dei giovani, in una delle frequenti cene a casa sua a Monza, ho chiesto a Mario consigli e lui, pur non condividendo in toto la mia nuova linea, non ha mai mancato di aiutarmi, sostenermi, quasi fosse un mio fratello maggiore.
Ecco chi era Mario. Una persona capace di una dialettica feroce ma poi disponibile ad allungarti il pane ed accomodarti la sedia per cenare assieme con sua moglie, Annamaria, ed i suoi figli.... e poi finire sul divano a vederci assieme un derby (io milanista, lui lo sapete!)
Con Annamaria spesso al gruppo universitario scherzavamo.... e ci dicevamo: chi è Palmaro? Il marito di Annamaria!
Poi Roma mi ha allontanato da tutto e da tanti e sono rimaste tante "palline" sospese tra di noi. Ogni tanto quando Mario veniva nella capitale per insegnare ci siamo visti, il tempo di un caffè, come si fa "da grandi", sommersi dai mille impegni e dai tanti figli.
Grazie Mario per tutti quello che hai "scritto" (in ogni senso) perché spesso ho sfruttato le tue parole, il tuo esempio, le tue "stilettate" per portare avanti la nostra testimonianza.
Grazie che nella prefazione ad un mio libro mi hai definito "reazionario".
Prego per te (ma tu prega per noi!), per Annamaria e la tua famiglia! Dio, porta loro consolazione e forza!
Certo Mario, sei morto il 9 marzo, giorno della fondazione dell'Inter: anche su questo sei stato preciso ed hai voluto dare testimonianza fino a consumarti nella morte.
Ti abbraccio
Jolly
L'allora responsabile nazionale dei giovani, Cinzia, si divertita a rendicontare, sommariamente, il nostro match e poi dava il via alla giornata di formazione.
Noi abbiamo continuato a giocare spesso finché ho vissuto a Milano. Mario mi raggiungeva a Novate Milanese e giocavamo presso l'oratorio femminile: una volta vincevo io, l'altra lui. Giocavamo allo stesso livello, belle partite sempre, per questo andavamo d'accordo... sul campo.
Fuori dal campo da tennis ho condiviso il 90 per cento delle sue idee ma spesso non la loro attuazione e promozione.
Quando sono diventato responsabile nazionale dei giovani, in una delle frequenti cene a casa sua a Monza, ho chiesto a Mario consigli e lui, pur non condividendo in toto la mia nuova linea, non ha mai mancato di aiutarmi, sostenermi, quasi fosse un mio fratello maggiore.
Ecco chi era Mario. Una persona capace di una dialettica feroce ma poi disponibile ad allungarti il pane ed accomodarti la sedia per cenare assieme con sua moglie, Annamaria, ed i suoi figli.... e poi finire sul divano a vederci assieme un derby (io milanista, lui lo sapete!)
Con Annamaria spesso al gruppo universitario scherzavamo.... e ci dicevamo: chi è Palmaro? Il marito di Annamaria!
Poi Roma mi ha allontanato da tutto e da tanti e sono rimaste tante "palline" sospese tra di noi. Ogni tanto quando Mario veniva nella capitale per insegnare ci siamo visti, il tempo di un caffè, come si fa "da grandi", sommersi dai mille impegni e dai tanti figli.
Grazie Mario per tutti quello che hai "scritto" (in ogni senso) perché spesso ho sfruttato le tue parole, il tuo esempio, le tue "stilettate" per portare avanti la nostra testimonianza.
Grazie che nella prefazione ad un mio libro mi hai definito "reazionario".
Prego per te (ma tu prega per noi!), per Annamaria e la tua famiglia! Dio, porta loro consolazione e forza!
Certo Mario, sei morto il 9 marzo, giorno della fondazione dell'Inter: anche su questo sei stato preciso ed hai voluto dare testimonianza fino a consumarti nella morte.
Ti abbraccio
Jolly
domenica 9 marzo 2014
Da oggi Mauro è un Lupetto: ecco la sua promessa
Prometto, con l'aiuto e l'esempio di Gesù, di fare del mio meglio nel migliorare me stesso, nell'aiutare gli altri, nell'osservare la legge del Branco.
sabato 8 marzo 2014
venerdì 7 marzo 2014
Portare in giro un "cognome" e il compito di dare il giusto peso alle cose
Crystal, la nostra linea analitica |
Da un anno ho ricominciato a lavorare per l'azienda di famiglia, la storia Gibertini Elettronica. Produciamo bilance da oltre sessant'anni, iniziò il nonno Gisberto poi il lavoro fu proseguito da mio Padre e dai suoi fratelli (che ancora conducono l'azienda) ed ora ci siamo noi, quelli della terza generazione.
Io mi occupo del Lazio, di Roma in particolare.
Faccio il commerciale. Porto in giro il nome dell'azienda ed il cognome mio, un insieme di storia, affidabilità, durevolezza e "giusto valore al peso".
Vedo negli occhi dei clienti (che chiamiamo collaboratori) la gioia di incontrare direttamente uno della famiglia dopo che lavorano sulle nostre bilance anche da 40 anni, da quando io ero ancora in fasce e questo mi carica di onore ed oneri.
Siamo presenti ovunque, in Italia e nel mondo, come piccola impresa italiana che grazie al duro lavoro, alla seria professionalità ed attenzione alla qualità del prodotto, alla massima affidabilità e flessibilità nella continua ricerca e innovazione, sopravviviamo a tutte le crisi e andiamo avanti, per noi e per voi.
giovedì 6 marzo 2014
Il mio (speriamo solo Primo) GSA
Oggi ho installato il mio primo GSA (Strumento per l'analisi di granulometria dei terreni tramite sedimentazione denominato GSA ) prodotto solo dalla nostra azienda. Anche per me è sempre un momento di crescita culturale e professionale!
mercoledì 5 marzo 2014
Cenere in testa e acqua sui piedi
"Cenere in testa e acqua sui piedi. Tra questi due riti, si snoda la strada della quaresima. Una strada, apparentemente, poco meno di due metri. Ma, in verità, molto più lunga e faticosa. Perché si tratta di partire dalla propria testa per arrivare ai piedi degli altri. A percorrerla non bastano i quaranta giorni che vanno dal mercoledì delle ceneri al giovedì santo. Occorre tutta una vita, di cui il tempo quaresimale vuole essere la riduzione in scala." (don Tonino Bello)
sabato 1 marzo 2014
Genitore 1? No, grazie, io mi firmo mamma!
Grande stima, supporto, comprensione per questa mamma che ha tirato una riga su “Genitore 1″ del modulo pre stampato, ed ha specificato mamma. Io farei lo stesso de mi capitasse l’occasione qui a Roma. Questa foto vale più di mille mie parole! Giù il cappello, brava mamma!
Italia Domani
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