ER PAPA ROMANESCO
Doppo tant’anni de nobbile papato,
ar Santopadre j’hanno aricordato
che ortre a parla’ er turco cor tedesco
parlasse quarche vorta ‘n romanesco.
Lui seduto a la cattedra de Pietro
de sicuro nun s’è tirato ‘ndietro,
e così j’è uscito ar volo ner parla’:
“Volemose bbene” e “damose da fa’”!
E come Meo Patacca e Rugantino
sembrava de sentì ‘n trasteverino;
e ha concruso strignennose le mani,
come la storia vò: “Semo romani”!
Ma s’è arabbiato quarcuno de la Lega.
Roma ha risposto co ‘n ber: "Chissenefrega!!!".
† Massimino de Trastevere
(Massimo Marconi)
Le poesie raccolte in questo volume provengono, per la maggior parte, dal 2° concorso di Poesia romanesca “Semo Romani”organizzato dalla “Associazione Piccoli Cantori di Torrespaccata” nel corso delle Feste Patronali 2005 della Parrocchia S. Maria Regina Mundi a Torrespaccata (29 maggio 2005), che aveva come tema quest’anno proprio: “Er Papa nostro, gajardo e tosto”. (tema scelto prima della morte del Papa Giovanni Paolo II, e poi confermato anche dopo la sua scomparsa). Altre poesie sono state gentilmente concesse da altri poeti romaneschi che si sono voluti associare a questa iniziativa.
martedì 30 novembre 2010
Cercasi lavoro
Non hanno soldi e cosa fanno? Si inventano un modo facile, veloce e simpatico per guadagnare denaro...legalmente!
Un gruppo di studenti dalle grandi idee, nella Repubblica Ceca, ha dato via alla prima impresa di pulizie senza veli. Si...proprio cosi! Puliscono case e uffici solo...in mutande gli uomini e in slip e reggiseno le donne.
Le cifre richieste dai ragazzi non sono poi così economiche: arrivano anche a tariffe di ben 170 euro all'ora, sia maschietti che femminucce. Arrivano a domicilio per pulire a fondo le abitazioni dei clienti con indosso solo la lingerie o solo gli slip. Qualcuno dice di averlo fatto anche nudo, ma a riguardo non ci sono prove.
I giovani tengono a precisare che sono solo una impresa di pulizie e non c'è alcun tipo di prestazione sessuale o prostituzione. L'accordo è facile: vengono a pulire semi-nudi, guardi se vuoi...e poi paghi!
"Avevamo bisogno di un lavoro - spiega la fondatrice Katka Kopecka, 21 anni - e ce lo siamo inventato. A nessuno piace fare le pulizie, però a tutti piace vedere un bel corpo. I clienti che ci contattano sono soprattutto manager e professionisti che cercano qualche ora di relax. Ma attenzione perchè questo non è un servizio di prostituzione ma una impresa di pulizie aperta con l'intento di guadagnare. Questo lavoro ci permette di pagare gli studi e di toglierci qualche sfizio. Siamo stati anche criticati ma il lavoro ora va bene e non ci lamentiamo. Non facciamo assolutamente niente di male, lavoriamo soltanto!!"
Nella Repubblica Ceca l'impresa è oramai famosa e pare debba rifiutare numerosi incarichi perchè le richieste di lavoro sono in continua crescita. Non pochi coloro che hanno pensato di aprire l' impresa anche in Italia, magari anche solo gestire un bel gruppo di studentesse o studenti disposti a fare pulizie semi-nudi. Il guadagno sarebbe di sicuro garantito!!
http://www.newnotizie.it/2010/11/30/studenti-aprono-impresa-di-pulizie-senza-veli/
Un gruppo di studenti dalle grandi idee, nella Repubblica Ceca, ha dato via alla prima impresa di pulizie senza veli. Si...proprio cosi! Puliscono case e uffici solo...in mutande gli uomini e in slip e reggiseno le donne.
Le cifre richieste dai ragazzi non sono poi così economiche: arrivano anche a tariffe di ben 170 euro all'ora, sia maschietti che femminucce. Arrivano a domicilio per pulire a fondo le abitazioni dei clienti con indosso solo la lingerie o solo gli slip. Qualcuno dice di averlo fatto anche nudo, ma a riguardo non ci sono prove.
I giovani tengono a precisare che sono solo una impresa di pulizie e non c'è alcun tipo di prestazione sessuale o prostituzione. L'accordo è facile: vengono a pulire semi-nudi, guardi se vuoi...e poi paghi!
"Avevamo bisogno di un lavoro - spiega la fondatrice Katka Kopecka, 21 anni - e ce lo siamo inventato. A nessuno piace fare le pulizie, però a tutti piace vedere un bel corpo. I clienti che ci contattano sono soprattutto manager e professionisti che cercano qualche ora di relax. Ma attenzione perchè questo non è un servizio di prostituzione ma una impresa di pulizie aperta con l'intento di guadagnare. Questo lavoro ci permette di pagare gli studi e di toglierci qualche sfizio. Siamo stati anche criticati ma il lavoro ora va bene e non ci lamentiamo. Non facciamo assolutamente niente di male, lavoriamo soltanto!!"
Nella Repubblica Ceca l'impresa è oramai famosa e pare debba rifiutare numerosi incarichi perchè le richieste di lavoro sono in continua crescita. Non pochi coloro che hanno pensato di aprire l' impresa anche in Italia, magari anche solo gestire un bel gruppo di studentesse o studenti disposti a fare pulizie semi-nudi. Il guadagno sarebbe di sicuro garantito!!
http://www.newnotizie.it/2010/11/30/studenti-aprono-impresa-di-pulizie-senza-veli/
lunedì 29 novembre 2010
Ritiro per volontari del Centro di aiuto alla vita di Roma
Domenica 5 dicembre 2010, in occasione del Santo Natale, ci ritroveremo con tutti i nostri volontari per una giornata di preghiera "in famiglia" per prepararci alla prossima ricorrenza ma anche per attingere forza, coraggio e slancio direttamente alle fonti del nostro impegno.
Guiderà la nostra meditazione Padre Gonzalo Miranda.
Saremo noi soli, il nostro piccolo gruppe con le "sante" volontarie che ogni giorno dedicano il proprio tempo, il proprio cuore, la propria mente per diventare madri/sorelle/zie delle mamme in difficoltà che si trovano prima del bivio tra la vita e la morte.
Obiettivo è quello di sempre: ricaricare anche noi le pile per poter più serenamente incontrare le mamme (ed i loro figli) per aiutarle a scegliere per la vita, per aiutarle ad incontrare Dio.
Buon ritiro
Giorgio Gibertini
presidente
Centro di aiuto alla vita di Roma
Guiderà la nostra meditazione Padre Gonzalo Miranda.
Saremo noi soli, il nostro piccolo gruppe con le "sante" volontarie che ogni giorno dedicano il proprio tempo, il proprio cuore, la propria mente per diventare madri/sorelle/zie delle mamme in difficoltà che si trovano prima del bivio tra la vita e la morte.
Obiettivo è quello di sempre: ricaricare anche noi le pile per poter più serenamente incontrare le mamme (ed i loro figli) per aiutarle a scegliere per la vita, per aiutarle ad incontrare Dio.
Buon ritiro
Giorgio Gibertini
presidente
Centro di aiuto alla vita di Roma
Milan- Brescia è una sfida fondamentale
Oggi, lunedì, voglio parlare di calcio, di questa mia altra passione dopo la famiglia, la scrittura e la politica. Il "mio" Milan è ancora prima in classifica dopo un buon pareggio "a Sampdoria". Certo, si poteva anche vincere. Non capisco ancora il nostro nuovo allenatore Allegri: zero sostituzioni per i primi novanta minuti, ed in pieno recupero due sostituzioni. Ronaldinho fatto entrare in campo ad Auxerre a cinque minuti dal termine della partita era già un insulto ma lui, con un colpo di genio, ha fatto un goal straordinario e dato la risposta migliore. Ronaldinho fatto entrare in campo contro la Samp solo nei minuti di recupero, sull'uno ad uno, con Seedorf che passeggiava svogliata già da almeno venti minuti, come lo possiamo definire? Per ora la squadra è prima quindi poco da dire davvero. Ritengo la prossima sfida col Brescia fondamentale e non voglio esagerare se dico questa. I campionati si vincono facendo punti con le cosiddette "piccole". Ci può stare un pareggio con la Samp ma assolutamente servono tre punti col Brescia per "mantenere a distanza tutti gli altri" e far vedere che non c'è calo di tensione od altro. Se guardate bene la classifica, gli altri sono dietro perché hanno lasciato sul terreno i punti con le "piccole". Se guardate bene la storia, gli scorsi anni l'Inter ha vinto una serie di scudetti vincendo le gare con le "piccole", mai sbagliandone una, cosa che è successo alla Roma ad esempio. Quindi tutti concentrati. Portiamo a casa tre punti col Brescia e diamo un segnale forte al Campionato.
venerdì 26 novembre 2010
Fazio e Saviano... guardate il fico
Che vergogna, bisogna fare qualcosa. Il Cda della Rai ha dato il suo assenso per far intervenire a "Vieni via con me" anche quei malati che vogliono vivere e non solo essere uccisi, ma Fazio e Saviano hanno risposto negando questo spazio.
Di che cosa avete paura caro Fazio e caro Saviano?
Io Mario Melazzini lo conosco. Quando ero dirigente del Movimento per la vita italiano lo invitai ad un convegno a Bari, presi i contatti con lui, al telefono, ci fu un disguido ed ebbe un sacco di problemi all'aereoporto tali che giunse tardissimo ed in taxi all'albergo accompagnato dalla moglie e dall'assistente.
Non un rimprovero, non un sospiro, sempre e soli tanti grazie con quella voce che, a tratti, sembrava soffiata fuori dal cuore.
Il giorno dopo svolse una conferenza splendida: noi cinquecento a seguire ogni sua parola che, causa malattia, avevano anche il pregio di uscire lentamente (come un elenco adatto per vieni con me) e cosippure di enrtrare nel tuo cuore lentamente.
Da quel giorno Melazzini lo vidi ovunque come capitano di una battaglia per la vita: lui, là davanti, con la sua faccia, la sua vita, la sua famiglia, la sua anima e, perchè no, il suo corpo immobilizzato a trascinarci tutti fuori da questo immobilismo.
Con lui siamo stati da Napolitano a portare le firme per la petizione "Liberi di vivere" ma ci ha ricevuto il segretario generale Donato Marra. Era presente anche il deputato amico Antonio Palmieri, il cantante Ron, io come presidente del Centro di aiuto alla vita.
Tu Saviano che non hai paura della Camorra, hai paura di Melazzini?
Che cosa può farti Mario e chi come lui vuole vivere e non uccidere.
Sei così abituato a trattare con quelli che vogliono uccidere che ti fa paura uno che ti incoraggia a vivere?
Che ti succede Saviano.
Fazio, a te non rivolgo neanche una parola: nomina sunt consequentia rerum.
Fateli parlare e se non li fate parlare continueremo noi a tormentarvi per loro, continuando anche a pagare il canone Rai perché è Legge ma non perchè sia giusta la sua destinazione ma magari un giorno ce ne veniamo tutti li assieme ad aspettarvi, dopo i vostri sermoni di morte del lunedì sera, e ci avvicineremo a voi per sussurrarvi: venite via con noi, venire a scoprire quell'altro mondo silenzioso ma dignitoso che spesso è incollato davanti alla tv e vi guarda, decretando anche il vostro successo, ma al quale voi non sapete rivolgere il minimo sguardo.
Di che cosa avete paura caro Fazio e caro Saviano?
Io Mario Melazzini lo conosco. Quando ero dirigente del Movimento per la vita italiano lo invitai ad un convegno a Bari, presi i contatti con lui, al telefono, ci fu un disguido ed ebbe un sacco di problemi all'aereoporto tali che giunse tardissimo ed in taxi all'albergo accompagnato dalla moglie e dall'assistente.
Non un rimprovero, non un sospiro, sempre e soli tanti grazie con quella voce che, a tratti, sembrava soffiata fuori dal cuore.
Il giorno dopo svolse una conferenza splendida: noi cinquecento a seguire ogni sua parola che, causa malattia, avevano anche il pregio di uscire lentamente (come un elenco adatto per vieni con me) e cosippure di enrtrare nel tuo cuore lentamente.
Da quel giorno Melazzini lo vidi ovunque come capitano di una battaglia per la vita: lui, là davanti, con la sua faccia, la sua vita, la sua famiglia, la sua anima e, perchè no, il suo corpo immobilizzato a trascinarci tutti fuori da questo immobilismo.
Con lui siamo stati da Napolitano a portare le firme per la petizione "Liberi di vivere" ma ci ha ricevuto il segretario generale Donato Marra. Era presente anche il deputato amico Antonio Palmieri, il cantante Ron, io come presidente del Centro di aiuto alla vita.
Tu Saviano che non hai paura della Camorra, hai paura di Melazzini?
Che cosa può farti Mario e chi come lui vuole vivere e non uccidere.
Sei così abituato a trattare con quelli che vogliono uccidere che ti fa paura uno che ti incoraggia a vivere?
Che ti succede Saviano.
Fazio, a te non rivolgo neanche una parola: nomina sunt consequentia rerum.
Fateli parlare e se non li fate parlare continueremo noi a tormentarvi per loro, continuando anche a pagare il canone Rai perché è Legge ma non perchè sia giusta la sua destinazione ma magari un giorno ce ne veniamo tutti li assieme ad aspettarvi, dopo i vostri sermoni di morte del lunedì sera, e ci avvicineremo a voi per sussurrarvi: venite via con noi, venire a scoprire quell'altro mondo silenzioso ma dignitoso che spesso è incollato davanti alla tv e vi guarda, decretando anche il vostro successo, ma al quale voi non sapete rivolgere il minimo sguardo.
Guardate il fico
Meditazione del giorno
Beato John Henry Newman (1801-1890), sacerdote, fondatore di una comunità religiosa, teologo
PPS, IV, 13
« Guardate il fico »
La terra che vediamo non ci soddisfa. Essa é soltanto un inizio ; è soltanto una promessa di un al di là ; anche nella sua più grande gioia, quando si copre di tutti i suoi fiori, e ci mostra, nel modo più incantevole, tutti i suoi tesori nascosti, anche allora, questo non ci basta. Sappiamo che, in essa, c'è molto di più di quanto possiamo vedere. Un mondo di santi e di angeli, un mondo glorioso, il palazzo di Dio, il monte del Signore Sabaoth, la Gerusalemme celeste, il trono di Dio e di Cristo tutte queste meraviglie eterne, preziosissime, misteriose e
incomprensibili si nascondono dietro ciò che vediamo. Ciò che vediamo è soltanto la scorza esteriore di un regno eterno ; e su questo regno, noi fissiamo gli occhi della nostra fede.
Mostrati, Signore, come nel tempo della tua Natività, in cui gli angeli visitarono i pastori. Che la tua gloria si schiuda come i fiori e le foglie sugli alberi. Per quanto brillanti siano il sole, e il cielo, e le nuvole, per quanto verdeggianti siano le foglie e i campi, per quanto dolce sia il canto degli uccelli, sappiamo che non è tutto lì, e non scambieremo la parte per il tutto. Queste cose procedono da un centro di amore e di bontà che è Dio stesso. Ma esse non sono la sua pienezza. Parlano del cielo, ma non sono il cielo ; sono soltanto, in un certo senso, dei raggi dispersi, e un fioco riflesso della sua immagine ; sono soltanto le briciole che cadono dalla tavola.
Beato John Henry Newman (1801-1890), sacerdote, fondatore di una comunità religiosa, teologo
PPS, IV, 13
« Guardate il fico »
La terra che vediamo non ci soddisfa. Essa é soltanto un inizio ; è soltanto una promessa di un al di là ; anche nella sua più grande gioia, quando si copre di tutti i suoi fiori, e ci mostra, nel modo più incantevole, tutti i suoi tesori nascosti, anche allora, questo non ci basta. Sappiamo che, in essa, c'è molto di più di quanto possiamo vedere. Un mondo di santi e di angeli, un mondo glorioso, il palazzo di Dio, il monte del Signore Sabaoth, la Gerusalemme celeste, il trono di Dio e di Cristo tutte queste meraviglie eterne, preziosissime, misteriose e
incomprensibili si nascondono dietro ciò che vediamo. Ciò che vediamo è soltanto la scorza esteriore di un regno eterno ; e su questo regno, noi fissiamo gli occhi della nostra fede.
Mostrati, Signore, come nel tempo della tua Natività, in cui gli angeli visitarono i pastori. Che la tua gloria si schiuda come i fiori e le foglie sugli alberi. Per quanto brillanti siano il sole, e il cielo, e le nuvole, per quanto verdeggianti siano le foglie e i campi, per quanto dolce sia il canto degli uccelli, sappiamo che non è tutto lì, e non scambieremo la parte per il tutto. Queste cose procedono da un centro di amore e di bontà che è Dio stesso. Ma esse non sono la sua pienezza. Parlano del cielo, ma non sono il cielo ; sono soltanto, in un certo senso, dei raggi dispersi, e un fioco riflesso della sua immagine ; sono soltanto le briciole che cadono dalla tavola.
giovedì 25 novembre 2010
La Riforma dell'Università in pillole
Quando penso alle riforme proposte dal Governo sono sempre convinto di due cose almeno: una, il Governo non le sa spiegare bene; due, la gente (in questo caso gli studenti), protestano senza neanche averle lette.
Tutti gli studenti in questi giorni in Piazza sanno per che cosa stanno protestando?
Che cosa vogliono oltre all'entrare al Senato caschi in testa ed armati di uova?
Volendo, e provando, a fare un servizio alla verità nella libertà (i due fari guida di me giornalista), sintetizzo alcune delle proposte contenute nella Riforma dell'Università in discussione alla Camera:
Andiamo avanti.
Approviamo la riforma.
Sperimentiamola per qualche anno prima di giudicarla pregiudizialmente.
Tutti gli studenti in questi giorni in Piazza sanno per che cosa stanno protestando?
Che cosa vogliono oltre all'entrare al Senato caschi in testa ed armati di uova?
Volendo, e provando, a fare un servizio alla verità nella libertà (i due fari guida di me giornalista), sintetizzo alcune delle proposte contenute nella Riforma dell'Università in discussione alla Camera:
- taglio delle facoltà. Fusione degli atenei più piccoli e razionalizzazione delle facoltà, che per ogni ateneo non potranno essere più di dodici
- fissata ad 8 anni la durata massima dei mandati dei rettori introducendo la possibilità di sfiduciare i magnifici
- per i ricercatori nuovi contratti a tempo determinato (minimo 3 massimo 5 anni) al termine dei quali se il ricercatore sarà ritenuto valido dall'ateneo sarà confermato a tempo indeterminato
- per accedere ai ruoli di docente ordinario o associato diventa indispensabile l'abilitazione scientifica nazionale, una sorta di concorso unico a cadenza annuale
- gli atenei dovranno dotarsi di un codice etico sul reclutamento e sull'attività dei docenti universitari
- istituzione di un Fondo nazionale per il merito al fine di erogare borse di studio e di gestire su base uniforme, con tassi bassissimi, i prestiti d'onore
- cambia infine il sistema di assegnazione dei fondi per la ricerca
Andiamo avanti.
Approviamo la riforma.
Sperimentiamola per qualche anno prima di giudicarla pregiudizialmente.
Bersani sul tetto come Spiderman ma è meglio Spiderman!
A Bersani deve essere sembrato di tornare ai tempi belli di Valle Giulia, quando i fasti sessantottini inneggiavano alla fantasia al potere e lui era, anche allora, all'opposizione. Per questo, forse, l'uomo che avrebbe dovuto restituire una barra riformista al Partito democratico, è salito sul tetto della Sapienza insieme ai contestatori della riforma universitaria, quella che mette finalmente il freno proprio a quei baronati che hanno trasformato gli atenei in tanti centri di potere senza controllo.
Fateli parlare
Sottoscrivo l'appello di Avvenire per dare voce a chi, anche con la malattia mortale addosso, vuole vivere. Diamo voce sui nostri blog a queste persone in attesa che Fazio e Saviano rendano giustizia a tutti noi perchè ne sono convinto, la maggioranza delle persone, se ben curata ed amata, vuole sempre vivere.
19 novembre 2010
Appello ai media. E soprattutto alla Rai
Fateli parlare
19 novembre 2010
Appello ai media. E soprattutto alla Rai
Fateli parlare
mercoledì 24 novembre 2010
Arcobaleno a Roma
E' la prima volta, da sette anni che vivo qui, che vedo l'Arcobaleno a Roma, proprio in un momento buio della mia giornata, in un momento faticoso e di china.
Di notte vedo le stelle visto che il piccolo Matteo (porello) ha ancora la febbre e non riesce a dormire.... uffi! Quella Santa di mia moglie passa tutta la notte in piedi, o quasi tutta!
E in questa giornata di lunga attesa poi è spuntato l'Arcobaleno. Che bello! Non me lo aspettavo davvero ed è veramente un segno di speranza.
E' durato solo cinque minuti ma stranamente, gettando l'occhio oltre la finestra, l'ho colto e fotografato per potervelo rimandare, perchè porti Speranza anche a voi.
lunedì 22 novembre 2010
Abbiate fede...sto tornando...
Sto tornando.. preparando questo nuovo Blog dopo la delusione del Windows Blog che mi ha lasciato a piedi e dopo mesi di tentativi con Wordpress dove non ci ho capito niente... qui è tutto più facile e più immediato quindi... eccomi per tutti voi, eccoci!
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