sabato 30 marzo 2019

I numeri di Massimo in un minuto di video

"Fammeli i numeri che mi fai vedere quando giochi contro di me, fammeli vedere anche in partita che io "pago" il biglietto per questo.". Chiedo sempre e solo questo a Massimo prima di accompagnarlo al campo e poi gli dico, da sempre: "Divertiti e fammi divertire".
Oggi mi ha fatto vedere un colpo di tacco, una busta (noi lo chiamavamo tunnel),  alcuni tiri, dei passaggi ai compagni, due goas e il sorriso del bel giocare a calcio.
Così ti voglio, così devi continuare a fare: divertirti e divertirci.


venerdì 29 marzo 2019

#wfc Congresso Mondiale delle Famiglie - Verona: ognuno presente a suo modo

Non potendo essere presente a Verona per il Congresso Mondiale delle famiglie per motivi organizzativi-famigliari, lo seguirò a distanza sui social ma soprattutto condividerò e diffonderò coi miei pochi mezzi a disposizione tutto quello che viene pubblicato: è il mio piccolo modo di essere presente.

domenica 24 marzo 2019

Usate la testa e non solo per fare goal (cronaca del primo goal di testa)

Ci alleniamo sempre, quando giochiamo tra di noi, a colpire bene il pallone di testa. Io crosso dall'angolo e Matteo e Massimo devono saltare e provare e prendere il pallone con la testa davanti all'altro fratello portiere.
Spesso, quando si è in area e si colpisce di testa, non è determinante colpirla bene, a volte basta spizzarla perché il portiere, su questi tocchi, è veramente in difficoltà visto che non può prevedere la direzione che prenderà il pallone.
Oggi Matteo ha fatto il suo primo goal di testa giocando col Real Aurelio ma soprattutto mi è piaciuta l'azione.
Punizione per i nostri a centro campo, ho visto Matteo "dettare" il passaggio in centro area e ho capito che era il momento di accendere la videocamera per potermi poi rivedere, e rigodere, questo suo primo goal di "spizzata".
Bomber Pappi, prima il cuore verso suo babbo e poi.... pum pum pum pum 



giovedì 21 marzo 2019

Il #seguimichesonofelice di Nada Di Gregorio

Dov'è la felicità? Quante volte ci siamo posti questa domanda? Quante volte abbiamo scavato nel nostro passato o ci siamo proiettati nel futuro per cercarla? Giorgio Gibertini Jolly nel suo libro #seguimichesonofelice ci invita ad apprezzare il presente. Ci invita a guardare quello che ci ostiniamo a non voler vedere. Ci invita ad ascoltare quello che ci ostiniamo a non voler udire. "Ogni mattina alzati e cerca la felicità. Vai in cerca della felicità che potresti trovare accanto nel tuo letto, nell'altra stanza di casa tua, dal pianerottolo in poi, oltre la porta del tuo ufficio, dietro il bancone del bar, davanti a una chiesa socchiusa e quindi comunque aperta, alla cassa del supermercato, dentro la divisa di un cameriere, nei chilometri dell'autista che ti riporta a casa". Giorgio ci racconta tante piccole storie, icone di piccoli sorrisi, di carezze e di abbracci. Storie che raccontano cose per le quali vale la pena vivere. PICCOLE STORIE FELICI! Grazie Giorgio. La scia che lascia il tuo libro è da seguire. Hai ragione tu...la felicità si conquista ogni giorno cercando l'allegria, partendo col sorriso, portando il sorriso. Basta allenarsi e tutto diventerà più facile.

mercoledì 20 marzo 2019

Il #seguimichesonofelice di Alessandra Moresco


Coincidenze?

O momenti da cogliere! 
Proprio oggi nella mia giornata mondiale della felicità ho ricevuto in regalo un libro con tanto di dedica! 
La felicità si conquista cercando ogni giorno l'allegria, partendo col sorriso, portando il sorriso (che è molto contagioso), coltivando il
sorriso, custodendo il sorriso!!
Il sorrisoooo!! 

martedì 19 marzo 2019

A quei papà

A quei papà
Che stasera
Come me
Sono lontani per lavoro
Ma nonostante questo
fanno sentire ai figli
La propria quotidiana presenza
A quei papà
Che lo sono da qualche giorno
E a quelli
Che non smettono mai
Di esserlo
E crescono e cambiano
Coi propri figli
A quei papà
Che non possono più rispondere
Ai nostri messaggi
Alle nostre telefonate
Ai nostri abbracci
E anche a quelli
Che non vogliono rispondere
Infelici nel loro egoismo
A quei papà
Che sanno che il regalo
Più grande per i loro figli
É voler bene alla loro madre
A quelli che ti sono papà
Nelle varie fasi della vita
E io ne conosco e ne ringrazio tanti
A quei papà Che ci hanno Donato
Le nostre mogli
A quei papà
Che leggono
Queste righe qua

martedì 12 marzo 2019

Senza fretta

A volte non vado di fretta. 
Il treno entra in stazione, tutti si alzano agitati dai loro posti, prendono goffi le valigie sopra le cappelliere, ci sbattono contro, si infilano nervosi la sigaretta già in bocca, avvisano qualcuno della posizione parlando al cellulare col loro accento di partenza,  si incolonnano per scendere per primi e correre alla coincidenza per non perderla.
A me invece, quando non vado di fretta, piace restare seduto al mio posto e salutare il mio vicino di viaggio, osservare tutte le scene appena descritte ma soprattutto ascoltare il treno che finalmente tace, le rotaie che non stridono più, i giunti meccanici che allentano la tensione.
Lascio per qualche attimo tutto al suo posto finché il vagone si svuota e, prima che inizino a circolare gli addetti alle pulizie, mi alzo e scendo anche io soddisfatto per essermi goduto il viaggio, dalla partenza all'arrivo, ed essermi premiato e rigenerato con quel momento di silenzio esteriore che è anche pace interiore.
A me piace la vita così, quella senza fretta. 


venerdì 1 marzo 2019

Chi libererai Mauro da quel coccio di cipresso?

Eccolo, il nostro Mauro, pronto per la sua nuova esperienza artistica: scolpire e creare col legno. Chi libererai Mauro da quel coccio di cipresso?