domenica 29 aprile 2018
In giuria per un concorso letterario: il piacere di essere a servizio, dei più giovani
Ringrazio Emidia Formica e tutti i membri della Associazione Pianeta Genitori di Venarotta che mi hanno reso l'onore di far parte della giuria del Concorso Letterario sul tema del bullismo ispirato al libro "Wonder".
Ho potuto così leggere 17 testi quasi tutti molto interessanti e poi conoscere giovanissimi autori veramente in gamba accompagnati dai loro genitori e da alcuni insegnanti!
Bravi! Continuate a leggere, leggere e poi scrivere (più leggere che scrivere, e non il contrario).
mercoledì 25 aprile 2018
Il tuo "problema" Alfie è anche il mio
Il tuo "problema", Alfie, è essere figlio di genitori che ti amano, altrimenti se ti avessero voluto uccidere avrebbero trovato tutto il supporto necessario, un politico disposto ad accompagnarti in qualche clinica per l'omicidio assistito e sicuramente qualche applauso
Il tuo "problema", Alfie, è non essere figlio di una coppia omosessuale altrimenti i tuoi genitori sarebbero stati invitati nei talk show e per loro, un sindaco per esempio di Torino, avrebbe forzato la legge italiana per riconoscerti tutti i diritti.
Il tuo "problema", Alfie, è di non essere figlio di immigrati in viaggio verso l'Italia su un barcone, altrimenti la Marina Militare ti sarebbe corsa incontro fregandosene delle acque territoriali e ad accoglierti avresti trovato tutti i medici del Reame.
Il tuo "problema" Alfie è quello di essere nato in un paese, l'Inghilterra, che ha il profitto come prima regola e se si tratta di clonare una pecora sono i primi ma di un "cucciolo d'uomo" non vogliono tenersi neanche l'originale.
Il tuo "problema", Alfie, è quello di essere vivo e continuare a voler vivere. Ma come ti permetti? I tuoi genitori dovevano ucciderti con l'aborto almeno ci saremmo risparmiati tutte queste sceneggiate.
Il tuo "problema" Alfie è difficilissimo da spiegare ai miei figli, a parole non ci riesco ma sono certo che in questi giorni stanno sentendo il mio dolore e il mio imbarazzo e da questo impareranno più di mille parole.
Il tuo "problema" Alfie è il mio e quello di tantissima gente, della maggioranza silenziosa che deve prendere più coraggio da ogni tuo respiro e cominciare davvero a ribellarsi non più solo gridando la verità ma cominciando a combattere per essa e a muovere le mani non solo sulle tastiere.
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Il tuo "problema", Alfie, è non essere figlio di una coppia omosessuale altrimenti i tuoi genitori sarebbero stati invitati nei talk show e per loro, un sindaco per esempio di Torino, avrebbe forzato la legge italiana per riconoscerti tutti i diritti.
Il tuo "problema", Alfie, è di non essere figlio di immigrati in viaggio verso l'Italia su un barcone, altrimenti la Marina Militare ti sarebbe corsa incontro fregandosene delle acque territoriali e ad accoglierti avresti trovato tutti i medici del Reame.
Il tuo "problema" Alfie è quello di essere nato in un paese, l'Inghilterra, che ha il profitto come prima regola e se si tratta di clonare una pecora sono i primi ma di un "cucciolo d'uomo" non vogliono tenersi neanche l'originale.
Il tuo "problema", Alfie, è quello di essere vivo e continuare a voler vivere. Ma come ti permetti? I tuoi genitori dovevano ucciderti con l'aborto almeno ci saremmo risparmiati tutte queste sceneggiate.
Il tuo "problema" Alfie è difficilissimo da spiegare ai miei figli, a parole non ci riesco ma sono certo che in questi giorni stanno sentendo il mio dolore e il mio imbarazzo e da questo impareranno più di mille parole.
Il tuo "problema" Alfie è il mio e quello di tantissima gente, della maggioranza silenziosa che deve prendere più coraggio da ogni tuo respiro e cominciare davvero a ribellarsi non più solo gridando la verità ma cominciando a combattere per essa e a muovere le mani non solo sulle tastiere.
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martedì 24 aprile 2018
Ci sono barche che non hanno mai visto il largo
martedì 17 aprile 2018
Preferisco il rumore del mare.... (camera con vista e rumore del mare)
Se il mare è il luogo dove la poesia e la preghiera si incontrano e prendono il largo assieme, qui, dagli affacci del Brigantino è possibile verificare e vivere in prima persona tutto questo.
Ne parlo anche qui
Ne parlo anche qui
sabato 7 aprile 2018
Perchè non rispondo più, neanche sui social, alle offese e alle idiozie
Ieri ho scritto un articolo sulla questione del manifesto pro life rimosso a Roma (potete leggerlo qui sul mio quotidiano della bellezza www.ilcentuplo.it). e che vedete in questa foto.
Su Facebook ne è scaturito un dibattito serrato e, a tratti, interessante.
Tante condivisioni, molta solidarietà ma poi tanta ignoranza, idiozia, violenza verbale, come sempre accade quando difendi quel piccolo bambino concepito ma non ancora nato (che siamo stati ognuno di noi).
Memore del mio impegno di circondarmi solo di persone felici e intelligenti, per vivere felice e bene, ho deciso che non risponderò più agli insulti o a frasi idiote come le due seguenti che ora vi riporto eliminando, se necessario, anche dai contatti gli autori di queste frenastenie:
1. "Fascista delle mie ovaie"
2. "l'aborto ha leso anche i preti perchè c'è un bambino in meno da violentare."
Resta il fatto che il cartello è stato poi rimosso e quindi la libertà di espressione democratica è stata negata a questa associazione Pro Vita quindi, negli spazi miei, educatamente vi rispondo ma se insultate o esagerate a portare verso l'odio la discussione, vi rispondo con le vostre stesse armi democratiche, ovvero, vi cancello, mi dedico ad altro, anche a dialoghi costruttivi ma soprattutto mi faccio una bella risata!
ps il mio libro sull'accoglienza alla vita
Su Facebook ne è scaturito un dibattito serrato e, a tratti, interessante.
Tante condivisioni, molta solidarietà ma poi tanta ignoranza, idiozia, violenza verbale, come sempre accade quando difendi quel piccolo bambino concepito ma non ancora nato (che siamo stati ognuno di noi).
Memore del mio impegno di circondarmi solo di persone felici e intelligenti, per vivere felice e bene, ho deciso che non risponderò più agli insulti o a frasi idiote come le due seguenti che ora vi riporto eliminando, se necessario, anche dai contatti gli autori di queste frenastenie:
1. "Fascista delle mie ovaie"
2. "l'aborto ha leso anche i preti perchè c'è un bambino in meno da violentare."
Resta il fatto che il cartello è stato poi rimosso e quindi la libertà di espressione democratica è stata negata a questa associazione Pro Vita quindi, negli spazi miei, educatamente vi rispondo ma se insultate o esagerate a portare verso l'odio la discussione, vi rispondo con le vostre stesse armi democratiche, ovvero, vi cancello, mi dedico ad altro, anche a dialoghi costruttivi ma soprattutto mi faccio una bella risata!
ps il mio libro sull'accoglienza alla vita
domenica 1 aprile 2018
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