sabato 17 novembre 2012

I giovani sono ancora interessati alla vita nascente e questa è un’altra favola bella!

A volte pensi che sia giusto smettere, dopo tanti anni, e lasciare che del “tema” se ne occupi qualcun altro che non vedi all’orizzonte perché ormai, quelli che erano fin lì con te, sono già tutti oltre l’orizzonte stesso. A volte pensi che sia giunto il momento anche per te di lasciare che le cose vadano a finire perché è passato il tempo, perché l’energia è finita, perché i giovani sono interessati ad altro. Invece scopri che in una delle trecento parrocchie di Roma esistono cinque, dieci, quindici ragazzi adolescenti che si dedicano al teatro e che vorrebbero fare qualcosa per la vita. Una scenetta, anche, che parla di una loro coetanea che si trova ad affrontare da sola una gravidanza e può scegliere tra la vita e la morte. Mettono in scena le due possibilità, in forte contrasto, e prevale la vita perché è bello che sia così! 
Quindi attorno a questa breve recitazione aggiungono canzoni sulla vita, piccoli sketch, qualche ballo e in un attimo mi ritrovo sul palco di “La vita è bella così” a prendermi immeritati applausi e nuova nuova forza, nuove idee, nuovi stimoli per tenere viva la fiammella dell’accoglienza alla vita, come qualcuno già sta facendo meglio di te ed anche per te. Grazie Don Franco, Morena, Giovanni e Roberta e grazie ragazzi. 
E’ un buongiorno per me, per voi ragazzi, per la vita che è nata su questo palco grazie alla vostra generosa donazione!
(da Il quintuplo)

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