mercoledì 7 novembre 2012

Caro il mio Francesco, Luciano Ligabue live Bologna 4 Settembre 2010

Italia, fai il giusto tributo ed il giusto ringraziamento, per tutto quello che ha fatto e per come è, a Francesco Guccini......

Caro il mio Francesco come vedi ti scrivo 
e quando uno scrive deve avere un motivo 
il mio è dirti che la tua avvelenata 
in questi giorni l'ho consumata 
risulta evidente quanto siam diversi 
quanto son diversi i tempi del percorso 
ma sono giorni in cui suona più vicina 
tutta quella tua incazzatura 

Sarà che anche qui 
le quattro del mattino
sarà che anche qui l'angoscia 
e un po' di vino 
sarà che non ci posso fare niente 
se ora mi viene su il veleno 

e allora avanti un altro 
e con quello che guadagni stai muto 
avanti pure un altro 
con quello che guadagni sorridi nella foto 

caro il mio Francesco questa lettera ti arriva 
in un paese piccolo lì sugli Appennini 
ho capito forse come mai ci vivi 
che tanto ci si sente soli 

ci si sente soli per quello che si è visto 
e poi per tutti quelli che han fatto così presto 
a montare su per fare un po' il tuo viaggio 
giurando che per te davano un braccio 
parlavano di stile, di impegno e di valori 
ma non appena hai smesso di essere utile per loro 
eran già lontani, 
la lingua avvicinata a un altro culo 

e allora avanti un altro 
almeno chiedi scusa del disturbo 
avanti pure un altro 
che se sei lì sarà perchè solo un po' più furbo 

Caro il mio Francesco che conosci un po' i colleghi 
e forse non a caso vivi lì sugli Appennini 
sai quaggiù ce n'è in qualche modo di tre tipi 
bravi artisti furbacchioni e topi 
il topo canta solo di quanto lui sia puro 
e poi da via la madre per stare sul giornale 
ed è talmente puro che ti lancia merda 
soltanto per un titolo più largo 

e io che il mio disprezzo me lo tengo dentro 
che il letamaio è colmo già pubblicamente 
ma quei presunti mi puri 
mi possono baciare queste chiappe allegramente 

e allora avanti un altro 
volevi la tua bici pedalare 
avanti pure un altro 
rispondere agli insulti è solo bassa promozione 

Caro il mio Francesco abbiamo tanti privilegi 
ma tra questi certo non rientrano gli sfregi 
di chi vuole parlare andando solo a braccio 
di cose di cui non capisce un cazzo 

Non so com'era allora 
so un poco come adesso 
o sei il numero uno o sei il più grande cesso 
e il tempo che ti danno è fino al ritornello 
e tante volte neanche fino a quello 

non c'è peggiore sordo di chi non vuol sentire 
tu pensa a chi non sente e poi ne vuol parlare 
ma caro il mio Francesco è già mattina 
qui mi devo svegliare 
e allora avanti un altro 
ti passo il mio telefono salutami la tipa 
avanti pure un altro 
convincila che sono il suo ragazzo per la vita 

Caro il mio Francesco è il momento dei saluti 
ci avremmo riso sopra se ne avessimo parlato 
lo so che non ha senso starsi a lamentare 
di alcune conseguenze del mestiere 

E so che mi son fatto prendere la mano 
perché uno sfogo fa sbagliare spesso la misura 
ma come ti dicevo son le quattro del mattino 
l'angoscia e un po' di vino 

e allora vado avanti a cantare della vita 
sempre e solamente per come io la vedo 
che la morte se la suona e se la canta 
chi non sa soffrire da solo 

e allora avanti un altro 
qualcuno che abbia voglia di ascoltare 
avanti pure un altro 
qualcuno che abbia voglia di ballare 
e allora avanti un altro 
qualcuno che abbia il tempo di ascoltare 
avanti pure un altro 
qualcuno che abbia il tempo di ballare

Altri testi su: http://www.angolotesti.it/L/testi_canzoni_ligabue_1027/testo_canzone_caro_il_mio_francesco_1052931.html
Tutto su Ligabue: http://www.musictory.it/musica/Ligabue

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