Il clima era anche bello, festoso, oserei dire gioioso e prima di quella pausa festiva ci aveva voluto incontrare per cena, per scambiarci gli auguri, i saluti, qualche piccolo presente da riportare a casa.
Ognuno di noi si era sistemato come aveva potuto in famiglia. Lasciare la moglie da sola coi figli a casa anche la sera non mi è mai piaciuto però dovevo farlo e pensavo a chi era messo peggio di me, magari senza moglie ma con figli a carico e si era dovuto inventare all'ultimo momento una scusa per portarli dalla nonna.
Ci eravamo tutti noi del gruppo del martedì sera e mano a mano che prendevamo il posto a tavola Lui era riuscito a creare l'atmosfera giusta per lasciare fuori dalla porta le nostre preoccupazione e, davvero, concentrarci sui noi stessi, sul punto in cui eravamo arrivati ma soprattutto quello che volevamo raggiungere.
Nel pomeriggio avevo provato a chiamare Pietro che fa un po' da suo vice, gli è più vicino, per sapere il motivo preciso di questa improvvisa cena visto che già volevo partirmene stasera ma anche lui non era riuscito a dirmi più di tanto farfugliando solo il fatto che il capo aveva parlato di un viaggio imminente ed improvviso.
Quando la tavola si è completata è stato servito l'antipasto col brindisi: cose semplici ma molto buone, come nella tradizione. Mi sono premurato di riempire tutti i calici poi il capo si è alzato, ci ha invitato a restare seduti, ha preso parola per un breve discorso di circostanza per poi scuoterci con queste parole: "In verità in verità vi dico, uno di voi mi tradirà".
D'improvviso l'aria si fece pesante ed i calici restarono sospesi a mezz'aria per lungo tempo, lo stesso tempo che Lui impiegò per fissarci uno ad uno negli occhi come a darci un'ultima possibilità di amarlo ancora, di seguirlo, di rinunciare alla tentazione.
"Uno di voi mi tradirà od ognuno di voi mi tradirà" ha detto? Mi ripetevo mentalmente perché preso della confusione non avevo sentito scandire bene le parole.
Quante volte ti ho tradito? Ti sto tradendo ancora?
Furono interminabili attimi di silenzio poi il Capo portò il bicchiere alle labbra e bevve un sorso. Noi lo imitammo ma subito dopo circolò un brusio velenoso tra di noi.
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