Sabato scorso si è svolta a Roma l'assemblea dei Confondatori del Pdl anticipata, e seguita, da una serie di cene di ministri, deputati che si sono divisi in correnti e correntoni una delle quale ha preso il nome, ci dice oggi il Messaggero, dei "digiunatori". Si pensa che questi non mangino ma fanno politica eppure è strano perchè un adagio della politica italiana dice proprio l'opposto: la politica si fa a tavola, gli accordi si fanno a tavola. Oppure si chiameranno così solo per questo periodi di Quaresima? Non si contano più le fondazioni facenti capo a vari esponenti, maggiori o minori del pdl, mentre tutti sappiamo che il Cofondatore con la C maiuscola, un tale di nome Gianfranco Fini, se ne è andato qualche mese fa o, come preferisce dire lui, è stato "cofiondato" fuori. Da allora calma apparente ed ecco il primo congresso dei Confondatori, tutti liberi di usare questo sostantivo dopo l’addio del Cofondatore. Chi è pratico dei congressi politici sa bene che dentro uno parla e pochi ascoltano e fuori, nel dietro le quinte o meglio davanti al bancone del bar, nascono gruppi, correnti, fondazioni, amicizie, amori… politici ovviamente. Poi sui giornali si viene a sapere tutto e così anche il Riformista ci parla di una fuga da Silvio e di un redde rationem rimandato a dopo le Comunali col contemporaneo desiderio di Silvio di ri azzerare tutto e risalire sul sempiterno predellino (speriamo non cambi modello di automobile). Povero Silvio, più che cofondatori mi sembrano tutti dei co affondatori.
Pubblicato sul quotidiano on line Inlibertà
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