Sul 492 di ritorno verso casa un signore si avvicina e mi interroga sui miei due anelli risvegliando il mio assopimento serale post cena. "Ha due anelli di matrimonio" mi chiede scorgendo i due preziosi dalle mie mani intrecciate sulla pancia in relax. "No uno solo. L'altro è quello del fidanzamento". Mi sorride sotto i baffi e continua: "Beh il fidanzamento è più importante del matrimonio, è lì che ha inizio tutto." Gli sorrido ma ribatto: "Io penso che sia il matrimonio il momento più importante. Certo qualcosa inizia col fidanzamento ma il tutto inizia col matrimonio". "Ma no -insiste lui - il matrimonio è solo una firma burocratica davanti al notaio". "Non la penso così - rispondo mentre attorno tutti tacciono per sentire il dibattito - io mi sono sposato in Chiesa e quindi non davanti ad un notaio". Sorride ancora e sempre in modo gentile ed educato mi dice :"Anche quello è un atto notarile, seppure in Chiesa". Non incasso il colpo e gli spiego che, sposandomi in Chiesa, ho voluto che in mezzo al nostro matrimonio non ci fosse un burocrate "ma Dio".
Risistemo le mie mani intrecciandole a fine giacca. Attorno ognuno torna al suo ipod. Lui scende prima del ponte, io proprio a Piazza Cavour.
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