Eccomi Signore, davanti a Te, con il fiato grosso, dopo aver tanto camminato. Ma se mi sento sfinito, non è perché ho percorso un lungo tragitto, ho coperto chissà quali interminabili rettilinei, ma perché, purtroppo, molti passi li ho consumati sulle mie vie e non sulle Tue: seguendo i tracciati della mia testardaggine, e non le indicazioni della Tua parola, confidando più sulla riuscita delle mie estenuanti manovre, e non nell'abbandono fiducioso in Te. Forse mai come in questo fine d'anno sento mie le parole di San Pietro: "…abbiamo faticato tutta la notte, e non abbiamo preso nulla!"
Ad ogni modo voglio ringraziarTi ugualmente, perché facendomi contemplare la povertà del raccolto, mi aiuti a capire che senza di Te non posso far nulla, mi agito soltanto.
Ci sono, però, altri motivi, Signore che al termine dell'anno, esigono il mio rendimento di grazie. Grazie, perché mi conservi nel tuo amore. Perché continui ad avere fiducia in me, pur vedendo tante altre persone che Ti darebbero, forse maggiori soddisfazioni. Grazie, perché non solo mi supporti, ma mi fai capire che non sai fare a meno di me. Grazie Signore, perché non finisci di scommettere su di me, perché non mi avvilisce per le mie infedeltà, anzi mi metti nell'anima un vivo desiderio di recupero.
Già vedo il nuovo anno come spazio della speranza e il tempo propizio per sanare i miei errori. Spogliami, Signore, di ogni ombra di arroganza. Rivestimi dei panni della misericordia della dolcezza. Donami un futuro pieno di grazia e di luce e di incontenibile amore per la vita. Aiutami a spendere per Te tutto quello che ho e che sono! Grazie perché non ti stanchi mai di perdonarmi!
Padre Saverio
martedì 31 dicembre 2013
lunedì 30 dicembre 2013
Pochi resoconti, molti progetti
E' tempo di bilanci per tutti e non solo per chi produce, da sempre, Bilance. Ci siamo guardati negli occhi, io e mia moglie, ed abbiamo deciso di essere felici, nella gioia del Vangelo alla quale ci richiama sempre il nostro Papa Francesco. Difficilissimo percorso ma ci proveremo. Per questo abbiamo anche deciso di fare meno resoconti e più progetti per il 2014 e gli anni a seguire.
Domani sera un bel Te Deum Laudamus e poi botti fortissimi per passare nel 2014.
Domani sera un bel Te Deum Laudamus e poi botti fortissimi per passare nel 2014.
domenica 29 dicembre 2013
Il nostro 2013 come lo ha visto Google Plus
sabato 28 dicembre 2013
C'è ancora il sole
Dopo una settimana di vacanza natalizia immersi nella pioggia e nella nebbia, ecco il nuovo panorama da stamattina in quel di Venarotta. Sole e cielo terso fino a vedere le montagne. Allora c'è ancora il sole, meno male. Mi sa che, come tutti i romani, dopo 11 anni, sono anche io diventato meteoropatico.
mercoledì 25 dicembre 2013
martedì 24 dicembre 2013
Il Presepe in cortile
E' lì da tanti anni. Forse da sempre. Quelle statuine le abbiamo disegnate e poi tagliate sul compensato che eravamo bambini. Ora sono i nostri figli ad ammirarle... e noi ancora dopo di loro.
lunedì 23 dicembre 2013
Buone feste a tutti, auguri di Felice Natale e sereno anno nuovo
In questi giorni, carissimi amici, noi saremo molto in viaggio per l'Italia per visitare tutti i nostri parenti lontani.
Cercherò di privilegiare i rapporti personali tradizionali con quelli tramite internet (che nulla hanno di virtuale) quindi mi troverete poco spesso quassù su questi canali.
Perciò qualche foto, qualche post ma spero soprattutto baci e abbraccio, quelli dal vivo.
domenica 22 dicembre 2013
sabato 21 dicembre 2013
venerdì 20 dicembre 2013
In tanti attorno all'albero di Natale (poesia Natale 2013)
In tanti attorno all’albero di Natale
Non è importante
che cosa c’è sotto l’albero
ma chi c’è attorno
anche a scartare i regali
a suggerirne mittente e destinatario
E noi siamo sempre in tanti
Non è importante
che cosa c’è sotto l’albero
ma chi c’è attorno
anche a scartare i regali
a suggerirne mittente e destinatario
E noi siamo sempre in tanti
giovedì 19 dicembre 2013
mercoledì 18 dicembre 2013
Comunque è questa la mia città
Comunque è questa la mia città. Coi suoi angoli, i suoi scorci, i suoi colori d'autunno e d'estate. Col suo caos, perchè no. Con le sue distanze e le persone vicine. Coi suoi imbrogli e le sue soluzioni, col suo fiume di auto e col Fiume Tevere.
E' questa la mia città. Col suo lavoro e le difficoltà, con gli stranieri e l'essere tutti un popolo solo, con due squadre ma un unico accento.
E' questa la mia città col suo passato millenario, il presente istantaneo ed il futuro incerto. Roma. Amor.
E' questa la mia città. Col suo lavoro e le difficoltà, con gli stranieri e l'essere tutti un popolo solo, con due squadre ma un unico accento.
E' questa la mia città col suo passato millenario, il presente istantaneo ed il futuro incerto. Roma. Amor.
martedì 17 dicembre 2013
Auguri Papa Francesco, ti possiamo telefonare noi come siamo soliti fare coi nostri nonni lontani?
Per il tuo compleanno, caro Papa Francesco, ti possiamo telefonare noi come siamo soliti fare coi nostri nonni lontani? A che numero? :-) Auguri da tutti noi. Giorgio, Sara con Mauro, Massimo e Matteo
lunedì 16 dicembre 2013
Lasciamoci perseguitare dalla gioia
Lasciamoci perseguitare dalla Gioia |
Sto leggendo la Esortazione di Papa Francesco: grande! Siamo perseguitati dalla Gioia. Eppure, basta guardarsi attorno.... Le pagine scorrono veloci e intense: il suo rimane un linguaggio semplice, diretto, carico di significato. Mi sto convertendo alla gioia. Sono indeciso se ripubblicare per me (e per voi) alcuni brani interi della Enciclica o recitarli in audio. Avete suggerimenti? Qualcosa devo fare a cominciare da piccoli e costanti tweet di miei appunti mentre scorrono le pagine. Ritornando a Roma, appena seduto al mio posto, ho ritirato fuori il libro per ricominciare la lettura del ritorno e una signora, di fronte a me (cilena) aveva la stessa lettura tra le mani ma in spagnolo. Ci siamo sorrisi, nella gioia.
domenica 15 dicembre 2013
sabato 14 dicembre 2013
Sta arrivando il mio derby: Milan - Roma , ed il mio cuore.....
Lunedì sera (proprio mentre sarò in treno di ritorno da Milano) si svolgerà il derby Milan-Roma. Che derby è direte voi lettori disattenti. Sicuramente così non si esprimeranno gli amici di sempre che sanno che Roma è sempre stata l'altra parte del mio cuore (il ventricolo sinistro) mentre sono nato milanista.
Da quando vivo a Roma (11 anni) questo è il mio nuovo Derby. Qui a Roma gli interisti sono davvero cugini lontani, di quelli poco fastidiosi, che rivedi solo a Natale. Il vero Derby è con la Roma ma non è mai un Derby da vincere perchè vorrei sempre che vincessero entrambe le squadre. Soprattutto quest'anno quando sia il Milan sia la Roma hanno bisogno di tre punti: come posso fare?
Sono già agitato e molto emozionato.
Guarderò la partita con la maglia del Milan (quella autografata da Ibra) e la felpa della Roma. Al fischio finale comunque sarò contento e comunque sarò scontento.
Da quando vivo a Roma (11 anni) questo è il mio nuovo Derby. Qui a Roma gli interisti sono davvero cugini lontani, di quelli poco fastidiosi, che rivedi solo a Natale. Il vero Derby è con la Roma ma non è mai un Derby da vincere perchè vorrei sempre che vincessero entrambe le squadre. Soprattutto quest'anno quando sia il Milan sia la Roma hanno bisogno di tre punti: come posso fare?
Sono già agitato e molto emozionato.
Guarderò la partita con la maglia del Milan (quella autografata da Ibra) e la felpa della Roma. Al fischio finale comunque sarò contento e comunque sarò scontento.
venerdì 13 dicembre 2013
La tradizione di Santa Lucia spiegata a mia figlia
Anche a casa mia, quest’anno, è arrivato il momento di spiegare a mia figlia la vera tradizione legata all’arrivo di Santa Lucia. Ho sempre temuto questo momento, immaginandolo come un compito difficile e ingrato. Spesso mi domandavo se sarei stata in grado di arginare il disincanto che, in ogni caso, la realtà avrebbe portato con sé. Sarà che adoro scrivere ma la soluzione migliore mi è sembrata una lettera, scritta davvero con il cuore. Voglio condividerla con tutti voi, nella speranza che possa essere d’aiuto a chi deve affrontare questo momento con i propri figli e a chi non vuole perdere la magia delle tradizioni!
“Cara Beatrice,
“Cara Beatrice,
giovedì 12 dicembre 2013
Italia Domani compie un anno
Un anno fa, il 12.12.12. alle 12 e 12 nasceva Italia Domani. Non è tempo di bilanci perchè questi avvengono quotidianamente e perchè ci riteniamo ancora sulla rampa di lanci. E’ solo tempo di brindisi, festeggiamenti e ringraziamenti.
Il primo ringraziamento a voi lettori cre crescete “lento pede” ma quotidianamente. Grazie per i vostri click tanto utili, grazie per i vostri commenti che aiutano il dialogo e soprattutto “l’indicizzazione”, grazie perchè alcuni di voi da lettori sono diventati autori.
Poi ringrazio i vari autori, scrittori, giornalisti che ci aiutano ed arricchiscono: chi da 12 mesi chi da pochi giorni, chi settimanalmente chi quando “amor spira”.
Ringrazio i tecnici che ci supportano e sopportano.
Soprattutto ringrazio Lino Zani, il montanaro, che investe tempo ed energie in questo suo (e nostro) progetto per l’Italia di Domani.
Siamo un piccolo ma robusto quotidiano: piccolo di redazione, robusto di idee. Abbiamo come filo conduttore la bellezza: tutto quello che leggete, o vedete, qui dentro vorrebbe portarvi una piccola scintilla per far brillare in voi l’amore per la vita, per la famiglia, per il Creato, per l’Italia… nonostante tutto e nonostante la situazione attuale.
Guardiamo all’Italia di Domani che è già quella che comincia alla fine di questo mio brindisi. Cin!
Giorgio Gibertini per Italia Domani
Il primo ringraziamento a voi lettori cre crescete “lento pede” ma quotidianamente. Grazie per i vostri click tanto utili, grazie per i vostri commenti che aiutano il dialogo e soprattutto “l’indicizzazione”, grazie perchè alcuni di voi da lettori sono diventati autori.
Poi ringrazio i vari autori, scrittori, giornalisti che ci aiutano ed arricchiscono: chi da 12 mesi chi da pochi giorni, chi settimanalmente chi quando “amor spira”.
Ringrazio i tecnici che ci supportano e sopportano.
Soprattutto ringrazio Lino Zani, il montanaro, che investe tempo ed energie in questo suo (e nostro) progetto per l’Italia di Domani.
Siamo un piccolo ma robusto quotidiano: piccolo di redazione, robusto di idee. Abbiamo come filo conduttore la bellezza: tutto quello che leggete, o vedete, qui dentro vorrebbe portarvi una piccola scintilla per far brillare in voi l’amore per la vita, per la famiglia, per il Creato, per l’Italia… nonostante tutto e nonostante la situazione attuale.
Guardiamo all’Italia di Domani che è già quella che comincia alla fine di questo mio brindisi. Cin!
Giorgio Gibertini per Italia Domani
mercoledì 11 dicembre 2013
martedì 10 dicembre 2013
Dopo di me la Finanza e prima di me l'Agenzia delle Entrate
Venerdì scorso sono entrato da un cliente a Pomezia e dietro di me hanno varcato quell'ingresso sette uomini in borghese che pareva tornassero da una pausa pranzo in stile calcetto, invece erano soldati della Guardia Di Finanza che improvvisavano un controllo in quella azienda.
Oggi sono giunto da un altro cliente in Aprilia e, prima di me, era arrivata l'Agenzia delle Entrate con i suoi uomini.
Le domande ora sono due: mi seguono o mi precedono?
Dite che sono io che porto male e se si sparge la voce nessuno mi fisserà più un appuntamento?
Oggi sono giunto da un altro cliente in Aprilia e, prima di me, era arrivata l'Agenzia delle Entrate con i suoi uomini.
Le domande ora sono due: mi seguono o mi precedono?
Dite che sono io che porto male e se si sparge la voce nessuno mi fisserà più un appuntamento?
lunedì 9 dicembre 2013
domenica 8 dicembre 2013
Presepe a casa, a scuola e... nell'androne del palazzo
Non dobbiamo partecipare a nessun Concorso Presepi. Ci piace essere statuitine attive nel presepe-pianeta terra. La sera ci raccogliamo davanti al nostro in casa e diciamo le preghierine. Speriamo di suscitarne una anche per noi da chi passa, distrattamente o meno, davanti agli altri due.
sabato 7 dicembre 2013
venerdì 6 dicembre 2013
Prato è l’emblema dello Stato italiano: fa chiudere gli onesti per troppi controlli, lascia morire gli illegali senza controllarli
Digerisco a fatica quello che è successo a Prato con la morte, per incendio, di sette cinesi, lavoratori clandestini ed illegali come ce ne sono tantissimi in ogni angolo del nostro Stivale.Quello che è successo nella cittadina toscana è secondo me l''emblema delloStato italiano: fa chiudere gli onesti per troppi controlli, lascia morire gli illegali senza controllarli.Quante aziende di amici sappiamo che hanno chiuso, o mai aperto, per le troppe verifiche, a tratti asfissianti (per non dire seccanti e fastidiosi) di "solerti" e prepotenti ispettori dei vari inutili organismi dello Stato, della Regione, della Provincia, del Comune, dei Municipi, dell''Asl e via dicendo.
E dove operano tutti questi in Prato e dintorni? Lo Stato prepotente con chi è onesto, con chi ha tre figli e non può scappare, perchè fa il sottomesso con chi è straniero dagli occhi a mandorla o dell''Est Europeo. Lo Stato italiano uccide le aziende oneste e lascia morire i lavoratori illegali. Doppia colpa per un solo Stato. Che triste record!
giovedì 5 dicembre 2013
Mi basterebbe questo. Dondolarsi.... tutta la vita
mercoledì 4 dicembre 2013
Attendere Gesù come si attende un amico
Il mio migliore amico viene da lontano. Viene a trovarmi. Appena ricevuta la notizia, il mio cuore si è messo in attesa gioiosa. Conto i giorni che mancano al suo arrivo. Le mie giornate, pur essendo uguali alle altre, si colorano di una luce nuova. Le attività e i pensieri sono come attraversati da un desiderio silenzioso e fervido, da una gioia pregustata. Tutto acquista un sapore nuovo.
Non dovrebbe essere così il tempo di Avvento? E poi finalmente possiamo scambiarci l'abbraccio dell'amicizia: lo sguardo, che non ha bisogno di parole; le parole che non hanno bisogno di chiacchiere; la presenza reciproca che non ha bisogno di fotografie. E questo non dovrebbe essere il Natale, con la sua corona di feste?
Non mi è chiesto di compiere azioni strane, ma di tirare a lucido la mia anima, dando novità al tessuto quotidiano della vita. Non guardando alle foglie gialle che inesorabilmente si staccano, ma alla linfa che risale potente e discreta lungo la corteccia, fino a gonfiare di primavera anche le punte più lontane dei rami. Mi è chiesto di attivare con gesti pazienti il fuoco di brace che mai si spegne, di alimentare con tenace preghiera la fiamma palpitante, di seminare lungo la giornata piccoli gesti di semplice amore, simpatica, incoraggiamento. Dicendo a tutti: "Il Signore è vicino, il regno di Dio è qui".
Mons. Roberto Tebaldi
Vicario Episcopale per la Pastorale
martedì 3 dicembre 2013
lunedì 2 dicembre 2013
Il vento a Castiglione del Lago
domenica 1 dicembre 2013
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