Eccomi Signore, davanti a Te, con il fiato grosso, dopo aver tanto camminato. Ma se mi sento sfinito, non è perché ho percorso un lungo tragitto, ho coperto chissà quali interminabili rettilinei, ma perché, purtroppo, molti passi li ho consumati sulle mie vie e non sulle Tue: seguendo i tracciati della mia testardaggine, e non le indicazioni della Tua parola, confidando più sulla riuscita delle mie estenuanti manovre, e non nell'abbandono fiducioso in Te. Forse mai come in questo fine d'anno sento mie le parole di San Pietro: "…abbiamo faticato tutta la notte, e non abbiamo preso nulla!"
Ad ogni modo voglio ringraziarTi ugualmente, perché facendomi contemplare la povertà del raccolto, mi aiuti a capire che senza di Te non posso far nulla, mi agito soltanto.
Ci sono, però, altri motivi, Signore che al termine dell'anno, esigono il mio rendimento di grazie. Grazie, perché mi conservi nel tuo amore. Perché continui ad avere fiducia in me, pur vedendo tante altre persone che Ti darebbero, forse maggiori soddisfazioni. Grazie, perché non solo mi supporti, ma mi fai capire che non sai fare a meno di me. Grazie Signore, perché non finisci di scommettere su di me, perché non mi avvilisce per le mie infedeltà, anzi mi metti nell'anima un vivo desiderio di recupero.
Già vedo il nuovo anno come spazio della speranza e il tempo propizio per sanare i miei errori. Spogliami, Signore, di ogni ombra di arroganza. Rivestimi dei panni della misericordia della dolcezza. Donami un futuro pieno di grazia e di luce e di incontenibile amore per la vita. Aiutami a spendere per Te tutto quello che ho e che sono! Grazie perché non ti stanchi mai di perdonarmi!
Padre Saverio
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