Domani ricorre la notte di Halloween, la cui grafia corretta – come ricordava il giornalista e studioso esperto di cultura americana e anglosassone Marco Respinti in un articolo dell’ottobre 2000 – risulterebbe essere, passando per “All Hallowe’en” e “Allhallows’ Eve” di Cornovaglia, Hallowe’en. Il termine “Hallowe’en” rimanda all’inglese “All Hallows’ Eve”, cioè la vigilia (eve ed e’en, da even “sera”) della solennità cristiana di Ognissanti.
I Santi sono coloro che, avendo preso a modello di vita Cristo, si trovano in Paradiso, cosicché la Chiesa cattolica – e altre Chiese cristiane – li celebrano il giorno successivo, peraltro insistendo ogni anno, fra il 1° e il 2 novembre, sulla stretta relazione fra defunti e imitatori di Cristo, a cui è dedicato appunto il 2 novembre, giorno in cui si è invitati a ricordare e affidare alla misericordia di Dio coloro che ci hanno preceduto nel viaggio della vita in hac lacrimarum valle.