Questa mattina ho ripercorso la via Salaria da Ascoli Piceno (Mozzano) a Roma per rientrare al lavoro. I primi 48km, fino ad Amatrice, sono una vera e propria Via Crucis dolorosa, afflitta continuamente da case crollate, tendopoli, parcheggi dei mezzi di soccorso e indicazioni stradali riportanti, come un freddo necrologio, il nome di quei paesi.
Ho percorso il mio ritorno a Roma nel silenzio totale dell'auto e degli Appennini attorno, incrociando prevalentemente mezzi del Soccorso Alpino, della Protezione Civile, dell'Esercito, della Croce Rossa, dei Vigili del Fuoco e via dicendo: una Via Crucis dolorosa e un Rosario speranzoso, della luce, assieme.
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