giovedì 12 maggio 2016

Liberale Buracchini: è morto il poeta che temeva solo la morte

Liberale Buracchini è morto a 90 anni, nella sua casa di Roma, chiamando per l’ultima volta il suo amore, la sua musa, la sua moglie di sempre, Maria Pia, prima di lasciar tornare lo Spirito a Dio, stringendo tra le mani la Sacra Bibbia.
Aveva paura solo della morte, da quando essa venne a strappargli, a soli 8 anni, da davanti agli occhi suo Padre e per oltre 80 anni Liberale si è portato dentro questo ricordo, questa sfida quotidiana, questo timore reverenziale.
Liberale era un poeta. Liberale è stato poeta da giovane, quando lo siamo tutti e poi ha continuato a coltivare l’ispirazione per decenni ed era poeta a 90 anni ed è morto dopo aver accennato i primi versi della poesia che avrebbe recitato, per mio figlio Mauro, sabato prossimo nel giorno della sua Prima Comunione.
Un legame particolare ha sempre legato mio figlio Mauro con Nonno Liberale: ne parlai anche in una poesia! 
Liberale e Maria Pia per noi sono stati due nonni romani acquisiti. Sono stati nonni per i nostri figli ma anche per me e mia moglie Sara. Di Liberale ho letto più parole di quelle che ho sentito da lui pronunciare, sommessamente, da quel suo corpo incurvato dal tempo e dagli acciacchi ma sempre fiero e sorridente.

Liberale aveva un sorriso capace di diventare risata fragorosa quando aveva il piacere della compagnia e della chiacchierata.
Liberale mi ha concesso l’onore di presentare una sua raccolta di poesie (una delle tante) e di posare accanto a me in altri momenti ascoltando i miei racconti e i miei scritti.
Oggi Liberale sono venuto a salutarti alla Camera mortuaria. Ho passato del tempo con te, immobile e morto nella bara, sorprendentemente ritornato alto e vigoroso, e mentre recitavo il Rosario al tuo fianco ho voluto godermi un po’ del tuo spirito, sicuramente ancora presente, e ti ho chiesto il dono della Poesia.
Sicuramente per la suggestione del momento mi è sembrato più volte di scorgere un leggero sollevarsi del velo che ti copriva, o forse era la tua anima incontenibile in una bara.
Lasciaci un po’ del tuo genio, del tuo spirito, della tua poesia e vai Liberale, vai nonno Liberale, abbraccia la morte che, a te, non fa più paura.
Addio Poeta, addio uomo che ha ricevuto il Centuplo su questa terra e restituito altrettanto

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