giovedì 19 maggio 2016

Ho ballato al funerale di Mamma Irene di Nomadelfia - da Ilcentuplo.it

Ho avuto l’onore non solo di conoscere mamma Irene ma di essere da lei sgridato, meglio, fortemente, amorevolmente e duramente rimproverato. I primi pensieri che mi sono venuti in mente quando gli amici di Nomadelfia mi hanno comunicato che mamma Irene era morta sono stati questi due: il primo quando Irene ci salutava col suo sorriso, con la sua voce bassa e dava a mia moglie Sara un sacchetto con dei vestiti per i nostri figli; il secondo pensiero invece era della mamma Irene dura, forte, che con lo stesso sguardo amorevole, ma voce diversa, mi rimproverava invitandomi a fare Pace con “quella persona” e a fare io il primo passo “perché ero il più giovane”.
Ho fatto Pace poi mamma Irene e oggi eravamo qui tutti a ballare attorno alla tua bara dopo aver pregato con centinaia e centinaia di tuoi figli.
Mamma Irene era mamma in tutto e per tutto. La chiamano Mamma di Vocazione ma altro non è che una diversa espressione della Vocazione di Mamma che Dio ha innestato in ogni donna sin dal concepimento.
Prende i figli degli altri, quelli che, causa la guerra, non hanno più genitori, ed è icona perfetta della Madonna che sotto la Croce riceve, da Gesù suo figli, tutti gli altri figli: “Donna ecco tuo figlio. Figlio ecco tua madre”.
Un’altra mamma di vocazione al funerale di Mamma Irene ha detto: Signore, mandaci altre 12 mamme di vocazione almeno, una per gruppo!
Sì, perchè l’opera continua, non quella di mamma Irene, ma quella di Nomadelfia che persegue nell’accogliere i bambini soli, abbandonati, e dona loro una famiglia con tanti altri figli.
Mamma Irene è morta proprio in questi giorni in cui tanto si argomenta attorno ai termini “maternità e paternità” stravolgendone, però, l’intrinseco significato. Impariamo anche da lei, dalla sua vita (che racconteremo anche qui su Ilcentuplo.it) che sulla terra ha ricevuto il centuplo, o lo ha anche restituito, l’intrinseco senso dell’essere madre anche per chi, biologicamente, non può avere figli oppure, anche potendo, fa una scelta diversa ma sempre in linea con la natura, la verità e il bene dei più piccoli.
Grazie Mamma Irene, buon viaggio e salutaci don Zeno.

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