Al termine di una giornata particolarmente pesante, sul lavoro, neanche il tempo di prolungare l'abbraccio coi miei figli, mi ritrovo all'interno di una incandescente riunione di condominio.
Il clima è teso e surriscaldato come non mai, il soggiorno degli amici è affollato: d'altro canto vi è da decidere sui soldi, tanti soldi, per "rifare" il palazzo, solo le facciate, o il minimo indispensabile.
Giochiamo tutti al ribasso consapevoli di quello che può permetterci, realmente, il nostro portafoglio per i prossimi 18 mesi: all'estetica ed ai ritocchi ci penseremo più avanti, quando saranno cambiate le condizioni economiche generali di tutti, se mai cambieranno.
Clima acceso e tensione alle stelle tra queste 7 famiglie che per lo più condividono spazi ed un portone, solo poche vivono un'amicizia e poi tutte si ritrovano a dover andare d'accordo, quando ci sono le riunioni. E non è facile. Non è per niente facile.
Come non è facile sottrarre tempo ai figli e spiegare loro che, un buon padre, deve aver cura anche del tetto sotto il quale vivono, assicurarglielo e che protegga.
Capiranno, un giorno, come sto capendo io tante altre cose.
Nessun commento:
Posta un commento