martedì 29 novembre 2011

Nel 2012 non so se lavorerò, però intanto pago l'acconto

Caro Stato, a fine Dicembre mi scadono tutti e tre i contratti ed ovviamente sto incrociando le dita affinché siano tutti e tre rinnovati. Sai, ho tre figli, una moglie, 48 metri quadri in Roma e quindi ho bisogno di lavorare per andare avanti.
Caro Stato (il commercialista mi suggerisce di chiamarti così, ma caro non è in senso affettuoso ma vuol significare che mi sei costoso) perché, visto che i contratti non sono ancora rinnovati e magari dal primo gennaio mi trovo sotto i ponti, dopo domani 30 novembre devo anticiparti un acconto sulle tasse che pagherò, dovrei pagare (devo dire spero di pagare perché implicitamente vuol dire che lavoro????) il prossimo anno?
Perché io devo sempre anticipare, caro Stato, e se invece lavoro con te mi paghi dopo sei mesi quando mi paghi?
Caro Stato, ma lo sai che così facendo non ce la faccio più e come me sono messe decine di migliaia di persone che non fanno altro che lavorare e "godersi" la famiglia, senza lussi, senza sprechi?
Caro Stato, ma non ti sembra ingiusto tutto questo? Anticipare qualcosa che non so neanche se avrò a te che poi chissà che uso ne fai!
Caro Stato, ma quanto mi costi?
Giorgio Gibertini Jolly

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