venerdì 25 novembre 2011

Il tacchino è grande e buono davvero: grazie!

don John porta il tacchino
Ieri sera abbiamo partecipato, io e mia moglie, al primo Happy Thanks Giving Day, il giorno del ringraziamento "americano", quello a tutti noi noto grazie ai film, quello del tutti in Pace attorno al tacchino, quello dei figli che ritornano a casa all'ultimo momento proprio per passarlo con i genitori anziani, e via di miele per tutti.

No, non eravamo invitati all'Ambasciata Americana, nè a quella presso lo Stato Italiano nè quella presso lo Stato Vaticano.
No, non eravamo a cena dall'Ambasciatore o con Obama di passaggio.
Molto meglio.
Eravamo in Parrocchia da noi a San Lino, perchè la nostra parrocchia è un po', diciamolo, "americana".
Il vice parroco, don John, è americano e quindi ieri ci ha invitato, assieme ad un altro bel gruppo di circa 40 persone, per il Thanksgiving day.
Viva Don John e viva l'America.
Era la prima volta che mangiavo il tacchino, io come tanti altri che, scettici più di me, si erano premurati, anche su saggio consiglio del parroco don Francesco, a riempire anche le padelle di un'ottima amatriciana, tanto per mettersi al riparo da eventuali problemi con la cucina di don John.
Eh si, don John ha cucinato lui il tacchino secondo la tradizionale ricetta americana che ovviamente non vi riporto, non per problemi di riservatezza perchè potrete trovarla ovunque, ma perchè a me non interessa la ricetta ma il risultato della stessa.
Quindi la cena prevedeva: bucatini all'amatriciana, uovo con maionese ed un po' di piccante, tacchino così suddiviso: petto, cosce e ripieno (quello che in pratica, nei film, si vede che esce dal.....ci siam capiti), pane americano fatto da don John, bevanda americana simil Vov, dolci tipici americani con molta cannella e molti altri dolci italiani senza cannella, vino italiana e bibite.
15 kg di bontà - tacchino
Beh devo dire che il tacchino si presenta così ormai fragile ed indifeso in cucina, statico nei suoi 15 kg di bontà e già vederlo in una pentola è particolare: assaggiarlo ancora meglio.
E' lì immobile e sembra proprio dirti: prendili.
Lo fissi incredulo e con l'acquolina alla gola dici, all'Alberto Sordi: "A tacchì, m'hai provocato ed io me te magno"
Ci siamo abbuffati di tutto (io poca amatriciana perchè volevo lasciare tutto lo spazio possibile, e sapete quanto, al tacchino) ed abbiamo apprezzato non solo l'invito di Don John ma anche la sua ottima cucina! Grazie don John e viva l'America.
Non abbiamo fatto pace tra di noi, grazie a Dio non ce ne era bisogno: l'unico con cui fare pace ieri sera era il proprio stomaco ma un grappino, italiano, ha sistemato il tutto!
Grazie Dio, grazie don John and God Bless America!

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