di FRANCESCA ROSATO (L'UNICO) - L’Assessore Gianluigi De Palo, tanto annunciato in parrocchia gli scorsi giorni, non c’è. A comunicarlo è un imbarazzato don John, viceparroco di San Lino, nel presentare il sostituto, ovvero Giorgio Gibertini presidente del Centro di aiuto alla vita di Roma.
La gente mugugna in sala e raccogliamo qualche commento del tipo: “Comincia bene questo assessore, era uno di noi ed ora….”
Gibertini prende posto “in cattedra” e si dice rammaricato del non poter incontrare anche lui l’assessore De Palo ma è lui che lo giustifica più di tutti sapendolo a Parma “dove credo stia apprendendo – dice Gibertini – come poter applicare anche a Roma il Quoziente famiglia che solo quella città emiliana in Italia ha già attuato da qualche anno con enormi benefici per chi come noi ha figli”.
Il disappunto però lo si legge anche sul suo volto di inguaribile ottimista della vita, e nonostante la battuta con cui inizia a parlare del tema. “Magari questa sostituzione mi è di buon auspicio”.
Gibertini passa a parlare del tema della Giornata per la vita, “Educare alla pienezza della vita” ma soprattutto racconta dei 42 bambini nati con l’aiuto delle volontarie del Centro di Aiuto alla vita di Roma: nomi di bambini stranieri ma ora anche tanti italiani.Il presidente del Cav rilancia su un suo famoso cavallo di battaglia: “Sono stufo di constatare che il privato è per la vita ed il pubblico per l’aborto. I Centri di aiuto alla vita di Italia, e noi di Roma, devono essere riconosciuti come servizio pubblico perché sostituiamo lo stato in un’opera fondamentale a cui ha rinunciato da troppo tempo”.
Si scatena un dibattito sul senso della vita e del mettere al mondo dei figli. Ho il tempo per avvicinarlo per ancora due domande pungenti: ma il Comune come vi aiuta? Vi è anche una delegata per la vita e Gibertini scuote la testa: “Alemanno l’abbiamo visto in campagna elettorale e la Novella Luciani è venuta a ritirare un premio e poi è sparita” e si allontana.
E della riforma dei consultori che ne pensa?“
"Le mamme che si rivolgono a noi chiedono cose più concrete, non ho mai sentita una venire a domandarci: a che punto siamo con la riforma dei consultori?"
Gibertini è di nuovo dietro il banchetto a proporre le primule ed organizzarsi con una signora per farle avere due carrozzine. (L'UNICO)
3 commenti:
Io ero davvero a Parma...
Gigi
Lo abbiamo detto sia io sia don John. Non sapendo il motivo reale ho pensato tu fossi là per studiare l'applicazione del Quoziente famigliare per noi romani. E' così?
Ciao Gigi! Non sapevo neanch'io che c'era una giornalista in sala da noi! E non abbiamo parlato male di te! Dai speriamo di organizzarci per un prossimo incontro!
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