lunedì 14 febbraio 2011

Se non ora quando? Altrimenti vi aspetta la Geeeeeeeennaaaaaaaaaaaa

Nel giorno in cui 230 piazze italiane erano invase da, si dice, un totale di un milione di donne del movimento spontaneo "Se non ora quando" (lo stesso milione che guarda Ballarò ed Annozero, su 47 milioni di elettori) mi piace, per ora, riportare che la Liturgia della Domenica proponeva questo Brano del Vangelo. Sicuramente queste donne (presenti in piazza in difesa, giustamente, della moralità, del non utilizzo del corpo femminile, contro la prostituzione e la violenza del maschio sulla donna, in difesa della dignità della donna) l'avranno sentito andando prima a messa e poi in piazza ma, in caso fosse sfuggito, mi piace riportarlo (atrimenti chiedano a suor Eugenia).
Aggiungo soltanto che noto con piacere che ora la Chiesa, che ha sempre parlato di dignità della donna (Mulieris Dignitatem) ed anche di Genio femminile (con Giovanni Paolo II spesse volte), ha un nuovo alleato in piazza e che bello sarà, la prossima volta in cui il Papa tuonerà contro l'aborto che vìola la dignità della donna, ritrovare tutte queste ragazze sotto lo slogan: basta - io non ci sto!
E poi non si dica che la Chiesa e, meglio ancora il Vangelo, non sono attuali!

Mt 5,17-37. In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: " Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento.In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto.
Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli. Poiché io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli. Avete inteso che fu detto agli antichi: Non uccidere; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio. Chi poi dice al fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geenna. Se dunque presenti la tua offerta sull'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all'altare e và prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono. Mettiti presto d'accordo con il tuo avversario mentre sei per via con lui, perché l'avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia e tu venga gettato in prigione. In verità ti dico: non uscirai di là finché tu non abbia pagato fino all'ultimo spicciolo! Avete inteso che fu detto: Non commettere adulterio; ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha gia commesso adulterio con lei nel suo cuore. Se il tuo occhio destro ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geenna. E se la tua mano destra ti è occasione di scandalo, tagliala e gettala via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geenna. Fu pure detto: Chi ripudia la propria moglie, le dia l'atto di ripudio; ma io vi dico: chiunque ripudia sua moglie, eccetto il caso di concubinato, la espone all'adulterio e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio. Avete anche inteso che fu detto agli antichi: Non spergiurare, ma adempi con il Signore i tuoi giuramenti; ma io vi dico: non giurate affatto: né per il cielo, perché è il trono di Dio; né per la terra, perché è lo sgabello per i suoi piedi; né per Gerusalemme, perché è la città del gran re. Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno.

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