mercoledì 2 marzo 2011

Donò seme a coppia lesbica: ora dovrà pagare il mantenimento del bambino

Ho riso di gusto leggendo la notizia ed ho riso così tanto che ho dovuto prendermi 24 ore prima di scrivere qualcosa in merito.
Il mio è un riso rispettoso soprattutto del bambino, creatura ancora inconsapevole di che cosa gli è capitato attorno e spero di lasciarglielo quando gli racconteranno tutto questo, assieme alla forza di dire: "vabbeh, avete fatto quel che avete voluto ma ora sono qui e mi faccio il mio percorso".
E' anche un riso ironico verso la cultura del figlio ad ogni costo e ad ogni coppia, soprattutto quelle omosessuali che, per natura, non potrebbero averli ed allora se li vanno prendendo magari con uteri in affitto ed in questo caso con "donazione di spermatozoi".
E' un riso amaro pensando al "professore" tedesco (ed è anche professore!) che magari si è pure sentito per un attimo non solo soddisfatto meccanicamente dal gesto ma anche eticamente, per aver aiutato due lesbiche a coronare il loro sogno, quello di diventare madre (ops madri) e lui sereno nell'aver fatto la buona azione.
Poi la realtà è sempre migliore della immaginazione e quindi la cronaca ci racconta di questo professore che voleva fare un gesto di generosità ma è stato incastrato e probabilmente nei prossimi anni dovrà sborsare tanto denaro. 
Klaus Schröder, un professore tedesco che vive nella regione del Palatinato, dovrà pagare un assegno di mantenimento a una donna lesbica alla quale cinque anni fa donò il proprio seme per aiutarla ad avere un figlio.
La vicenda ha inizio nel dicembre 2005. Dopo aver letto un annuncio sul giornale nel quale una coppia lesbica raccontava di essere alla ricerca di un donatore di sperma per avere un bambino, il professore cinquantaduenne decise di farsi avanti e offrì il suo seme alle due donne. Dopo la nascita del bambino, Schröder, che non aveva figli, «giocò il ruolo di papà ausiliario» e almeno una volta al mese si recò a casa della coppia per vedere il piccolo David. Il professore, tra le altre cose, volle pagare le spese per il battesimo del bambino. La sorpresa per l'ingenuo insegnante è arrivata qualche mese fa: l'avvocato della coppia omosessuale ha inviato una lettera al professore nella quale gli chiede la copia della sua dichiarazione dei redditi per stabilire qual è la cifra esatta che Schröder deve pagare per il mantenimento del bambino. Nonostante, al tempo, le due donne avessero dichiarato di non volere alcun aiuto economico, la legge tedesca è dalla loro parte e stabilisce che il padre biologico ha sempre l'obbligo di provvedere economicamente a «suo figlio» finché quest’ultimo è minorenne. Come rivela il tabloid di AmburgoHamburger Morgenpost, il diritto di famiglia impone al padre biologico di pagare non meno di 270 euro al mese. Le norme teutoniche tendono sempre a tutelare il più debole (in questo caso il piccolo David) e solo nel caso in cui il nuovo partner della mamma decidesse di adottare legalmente il bambino, il padre biologico non avrebbe più obblighi verso il bambino.Tuttavia per molti giuristi tedeschi la sua sorte è segnata. Tra l'altro la Costituzione della Germania garantisce a tutti i bambini il diritto di conoscere l'identità del proprio padre e anche le banche dello sperma sono costrette a rivelare sempre l'identità del donatore del seme quando a richiederlo è il figlio biologico.
Caro professore, sicuramente in altri parti del mondo avresti avuto più fortuna, se di fortuna vogliamo parlare: vero è che potevi prendere maggiori informazioni prima di esercitarti nell'arte antica del donatore solitario....
Magari ora tante persone avranno più paura a diventare "papà eterologhi" di tanti figli che nasceranno "orfani di padre" e, visto che si è toccato il portafoglio, questo caso forse potrà aiutarci a riprendere a riflettere sulle gravi conseguenze parentali ed educative della donazione di ovuli, spermatozoi o di affitti di utero così tanto di moda, purtroppo.


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