Nulla possiamo contro Madre Natura, lo abbiamo scritto anche da queste pagine,
se non rispettarla nei suoi spazi e tempi e quindi smetterla di
costruire male e selavaggiamente senza rispetto di alcuna regola
paesaggistica, urbanistica oltre che tecnica.
Io sto con chi prega perchè Dio plachi il
terremoto: tutte le sere lo facciamo coi nostri figli ed è l’unica cosa
che possiamo fare noi che viviamo a Roma e abbiamo avuto paura anche
qui, noi che abbiamo amici, parenti, nonna, lavoro e tanto altro nelle Marche e in Umbria.
Io sto anche con chi impreca sia perchè è
un’altra forma di preghiera, di richiesta a Dio, sia perchè è un’altra
arma nell’impotenza e, davanti al terremoto, preghiera e imprecazione
possono andare a braccetto, non mi sento di condannare chi le alterna.
Il direttore
Nessun commento:
Posta un commento