Ho dato un solo sguardo, lo ammetto, non mi sono fermato per interi minuti a respirare l'abbraccio (ho paura di quello che potrà succedere li sotto quel mantello in bronzo nelle notti romane della Stazione Termini), però quel poco che ho visto mi è bastato! Non c'è stato il colpo di fulmine, insomma!
Giovanni Paolo II aveva il pregio di farti innamorare con un solo sguardo: colpo di fulmine.
Qui non avviene, mi spiace dirlo allo scultore Oliviero Rinaldi ed a chi ne ha approvato il progetto. Qui il colpo di fulmine non scatta: non si capisce neanche chi è rappresentato dietro quel gigante, a tratti goffo, mantello.
Oggi pure l'Osservatore Romano critica l'opera con queste parole sicuramente più dure delle mie ma che sottoscrivo in pieno:
"La suggestione dell’opera consiste nell’abbraccio ideale che il Pontefice era solito dare ai fedeli della sua diocesi e offrire ai molti pellegrini e visitatori. Il suo volto, situato in cima alla struttura, ha però solo una lontana somiglianza con quello del Papa. E complessivamente il risultato non sembra all’altezza dell’intento, tanto che in proposito già si sono levate voci critiche” – questo quanto si legge sul quotidiano. Ma non è finita qui:
“Per chi esce dalla stazione la statua sembra infatti un enorme monumento indistinto più che un immediato e inequivocabile omaggio a Giovanni Paolo II. Ci si può quindi domandare se non sarebbe stato meglio privilegiare questo aspetto, viste l’importanza e la collocazione del monumento“.
E me lo domando anche io ed aggiungo: oltre che indistinto sembra anche stinto e sono due caratteristiche proprio nessuno sulla terra si sognerebbe di assegnare, seppure con cattiveria, al Beato Wojtyla.
Certe statue prodotte artigianalmente dai venditori ambulanti lo raffigurano meglio: prendete una di quelle, costa anche molto meno!
2 commenti:
recandoti e soffermandoti
Cioe?
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