Siamo cresciuti in famiglia in questo fine settimana. A volte succedono eventi previsti ed altri inimmaginabili. Succedono all'improvviso, ti sembra impossibile e ti trovi cresciuto come uomo, padre, famiglia.
Cominciamo dal più piccolo, Matteo, che denota segni evidenti di progresso e di crescita.
Venerdì ha cominciato a gattonare e Domenica, nel giorno del suo 9 mese fuori di pancia, già era velocissimo nel farlo ed aggiungeva a questa nuova
attività quella di cominciare ad alzarsi e tenersi in piedi appoggiato ad alcuni oggetti. E sempre Domenica il buon Matteo, svegliandosi, si è rivolto a Sara chiamandola "mamamama": primo abbozzo della parola più importante che dovrai dire sempre, caro figlio mio, nei momenti di gioia, di abbandono e di tristezza, nei momenti ultimi ed in quelli della prima telefonata! Forza Matteo!
Massimo, inesauribile fonte di energia, continua col suo crescere lineare ed energico però una amichetta gli ha regalato, chissà perchè, un piccolo salvadanaio con qualche centesimo e lui se ne è preso cura e, quando siamo andati a fare la spesa, ha offerto alla mamma i soldini per pagarla.
Mauro ha vissuto il suo fine settimana con alti e bassi ma con alcuni passaggi fondamentali. Venerdì, prima dell'inizio della recita del Rosario con la Madonna Pellegrina, ha voluto a tutti i costi mettere la foto di nonno Enzo vicino alla Madonnina per poi presentarlo a tutti. Alla fine della recita del Rosario ha detto ad Antonietta : "Quello è il mio nonno Enzo ed è in Paradiso". E' la prima volta che lo dice con serenità. La morte del nonno gli aveva portato enorme turbamento tanto che in famiglia non potevamo mai parlare di Paradiso perché per Mauro era un luogo negativo. Sicuramente alla morte di nonno Enzo anche noi non siamo stati capace di trasmettere a lui serenità anche perchè non ce l'avevamo ma chissà come ha superato da solo tutto questo ed ora ne ha parlato serenamente ed ha voluto che tutti conoscessero in foto il suo nonno. Che è successo? Non lo so. Credo certamente che il nonno Enzo da lassù gli sia sia avvicinato e gli abbia sussurrato qualcosa all'orecchio.
Sabato è avvenuto il taglio dei capelli a Mauro per opera di mamma Sara e nel nostro cortile di casa. Nonostante le resistenze glieli abbiamo tagliati, compreso il ciuffetto famoso col quale Mauro si fa compagnia prima di addormentarsi. Appena finito Mauro è andato a vedersi allo specchio ed è tornato in lacrime dicendo: "Non sono più Mauro" ed abbiamo dovuto chiamare suo fratello ed i suoi amici per chiedere loro se lo riconoscevano! Crisi di identità così giovane?
Siamo cresciuti, dicevo, tutti come famiglia. A volte appunto capita involontariamente, a volte forziamo noi la mano ma abbiamo imparato che ogni tanto sono anche i figli a spingere in avanti tutta la famiglia.
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