Abbiamo tre figli: piccoli, piccolissimi, teneri, tenerissimi. Quando torno a casa la sera hanno preso l'abitudine (ottima e di eredità gibertiniana) di corrermi incontro per salutarmi. Prima arriva Massimo con la sua corsa veloce ed il salto lungo sui gradini; poi Mauro che mi chiede sempre di avvicinarmi ed infine Matteo che si butta a fiducia piena tra le mie braccia. Bacio a Sara e poi.... il gattino comincia a scodinzolare anticipato dalla campanellina.
Ma ora i gattini sono in vacanza e, lo ammetto, un po' ci mancano.
Ci manca il rumore del loro campanellino che ci indica sempre dove sono; ci mancano le fusa; ci mancano le unghiette contro le mani quando gli facciamo gli scherzi.
Ieri sera siamo stati tutti assieme a trovare il neonato Riccardo (6 giorni! Ma quanto sono piccoli i bambini a sei giorni di vita) e tornando a casa anche i bambini hanno detto: ci manca Mia (la gattina) che ci viene incontro quando rientriamo!
Siamo tanti in pochi metri quadri eppure.... una gattina fa sentire la sua assenza.
Ricordo quando a casa a Novate, siamo sei figli, si sposò per prima mia sorella Chiara e pur rimanendo in cinque a casa... l'ho sentita così vuota.
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