sabato 18 febbraio 2012

Con il metrò o in tram quanto piace il politico senza auto blu

La notizia ha fatto scalpore: il ministro dei Beni culturali, Lorenzo Ornaghi, a Milano gira in metropolitana. Niente auto blu, niente autista, niente sirena lampeggiante. Un gesto empatico, ispirato alla sobrietà, al buon senso e anche coerente con la linea del governo Monti che proprio nei giorni scorsi ha varato una significativa stretta sull’uso delle auto ministeriali. In realtà, in tutto il mondo occidentale, dove la politica soffre anche una pesante crisi di credibilità e di consenso nell’opinione pubblica esasperata per i privilegi dei potenti in tempi di recessione, si sta diffondendo a macchia d’olio l’abitudine degli uomini di governo, e tanto più degli amministratori locali, a sostituire, quando è possibile, l’auto blu con un mezzo pubblico. Molto prima dell’ottimo Ornaghi, il sindaco di New York Michael Bloomberg, uomo tra l’altro ricchissimo, ha fatto diventare il suo stile di vita in materia di mobilità una sorta di manifesto politico: così il primo cittadino della più globale città americana, muovendosi con i mezzi pubblici e mischiandosi alla folla dei pendolari, ha conquistato popolarità, anche con una punta di abile populismo, e allo stesso tempo ha indotto i cittadini a seguire il suo esempio. E il premier inglese, David Cameron, a Londra è stato il protagonista di un simpatico siparietto nelle ore di punta del traffico in metropolitana. Cameron è salito sulla Tube come un qualsiasi cittadino e si è fermato a salutare il bebè di una giovane attrice indiana, Sanyogita Mayer, complimentandosi per la sua bellezza. Un gesto semplice, che però ha attizzato la domanda incredula della Mayer: “Scusi, ma lei è proprio il nostro primo ministro?” La risposta non è mai arrivata, e il siparietto si è chiuso con un sorrisino di Cameron. Al contrario, il ministro svizzero Simonetta Sommaruga ci tiene a informare i suoi elettori di non usare la macchina da 14 anni, e di andare al lavoro, compresa la riunione del consiglio dei ministri, solo e soltanto con il tram. 

Quali sono i vantaggi di scelte che, a ben guardare, un politico intelligente e lungimirante dovrebbe fare quasi in automatico, senza neanche pensarci troppo? Innanzitutto si sprecano meno soldi pubblici: il Cameron che circola all’ora di punta in metropolitana è la stessa persona che ha firmato un taglio nel bilancio delle auto di Stato pari a 38 milioni di sterline. In secondo luogo si produce un “effetto simpatia”, molto prezioso, specie in un momento nel quale tutti sono costretti a tirare la cinghia e nessuno ha più voglia di ingoiare soprusi e sprechi di quanti hanno responsabilità di comando nella vita pubblica. Infine, terzo effetto, un politico in un tram , in un autobus, in una metropolitana, migliora l’estetica del potere ma ha anche la possibilità di cogliere il senso e i problemi della vita reale. In pratica dialoga con i suoi elettori, ne coglie sul campo umori e aspettative, e dunque non spreca tempo.

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