martedì 13 marzo 2012

Marcia per la vita del 13 maggio: ho aderito ed invito a farlo

Ho aderito da mesi, personalmente, come famiglia, e come presidente del Centro di Aiuto alla vita di Roma alla Marcia per la vita in programma per il 13 maggio prossimo a Roma.
Ho aderito ed invito ad aderire perchè tutto il mondo pro life italiano sta convergendo su questa lodevole iniziativa ad eccezione del Movimento per la vita italiano che rimane arroccato sulle sue posizioni (farà simile marcia la settimana dopo) e su alcuni personaggi che da decenni occupano i posti di comando.
Si parla tanto di passi indietro: forse è giunto il momento in cui anche il Mpv Italiano faccia il passo in avanti e si unisca alla Marcia del 13 maggio, altrimenti continuerà a rimanere indietro.
E non chiamatemi ancora amici dirigenti del Nazionale perchè tanto non cambio idea e da tanti anni ormai ho preso la mia di strada, anzi di Marcia.
Questa Marcia per la vita è giunta  alla sua seconda edizione ed è organizzata da un gruppo di associazioni di diversa estrazione ma tutte unite in un’iniziativa tesa ad affermare l’indisponibilità della vita e a contrastare la piaga dell’aborto.
Dopo il successo della prima edizione lo scorso anno a Desenzano sul Garda, anche quest’anno l’intento della marcia, come si legge in una nota dei promotori, è di «invitare alla mobilitazione i cattolici e tutti gli uomini di buona volontà, a qualsiasi confessione appartengano, sull’esempio delle manifestazioni pro-life che ormai da tanti anni si tengono a Washington, Parigi, Bruxelles e altrove».
La partecipazione, infatti è aperta anche ai non credenti e a «tutti i gruppi che potranno partecipare con i loro simboli a esclusione di quelli politici». Saranno presenti anche delegazioni da Austria, Germania e Polonia.
La marcia sarà preceduta il 12 maggio dal convegno «Chi salva una vita, salva il mondo intero» nel Pontificio ateneo Regina Apostolorum con relazioni, tra gli altri, di padre Gonzalo Miranda, del neonatologo Carlo Bellieni, del ginecologo Giuseppe Noia e del presidente dello Ior Ettore Gotti Tedeschi. Si alterneranno poi le testimonianze di Giovanni Lindo Ferretti, e Irene van der Wende, coordinatrice per i Paesi Bassi di «Silent No More Awareness».





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