martedì 6 marzo 2012
Chi fa la carità al povero fa un prestito al Signore
La lettura di oggi è di quelle che illuminano non solo i sentieri dello Spirito, anche la strada appena percorsa dove abbiamo lasciato al loro destino, nell'ordine, una zingarella con figlio sull'autobus, un'altra nomade alla fermata e così pure una mamma di quelle parti lì proprio all'ingresso della metropolitana.
Passo sempre oltre, a volte rifugiandomi dietro al pensiero che ho già tre figli da mantenere e tra poco mi ritroverete al loro poste, altre dicendomi ed auto convincendomi che la carità deve essere intelligente, ovvero questuanti miei rivolgetevi alla Caritas, od in Parrocchia (dove presta volontariato anche mia moglie) e lì vi posso aiutare meglio che i miei due spicci.
Non voglio oggi parlare poi di quei furbi che vivono girando tutti i luoghi della Carità e districandosi tra il sempre scarso lavoro di rete delle realtà cattoliche.
Oggi la Lettura dice: "Chi fa la carità al povero fa un prestito al Signore che gli ripagherà la buona azione". Quasi quasi viene voglia di ripercorrere la strada a ritroso e guadagnarmi questo credito però poi sono già sul vagone in direzione Anagnina, come posso scendere? E poi mi ricordo di quella frase :"I poveri li avrete sempre con voi" e so che domani, puntualmente, riavrò la mia occasione per guadagnare "punti paradiso".
Buongiorgio
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