Il pane che ogni giorno consumo
contiene tutta una rete di relazioni anonime.
E' passato attraverso il lavoro di molte mani,
mani che l'hanno seminato,
mani su grandi macchine,
o mani nude sul seme,
per poi raccoglierlo e macinarlo,
e poi i forni e le catene di distribuzione.
In tutto questo c'è la grandezza e la miseria umana.
Ci possono essere forse relazioni di sfruttamento;
ci sono certamente lacrime nascoste
in ogni pane che si mangia tranquillamente.
Ma c'è pure il senso di fraternità e di condivisione.
Il pane quotidiano racchiude tutto l'universo
nelle sue luci e nelle sue ombre.
E' il nostro pane.
(dal canto del Pane - dalle buste del Pane di Caresto)
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