giovedì 11 dicembre 2008

Presentazione del mio libro in uscita


In questo racconto c´è il mondo visto dagli occhi
di un bambino che scrive sulla sua famiglia. L´autore pone al centro dei suoi
episodi la figura del padre e tutto quello che è successo a Giorgio Gibertini
nell'anno 2008: l'avventura elettorale, la perdita del posto di lavoro, la

 ricerca di un nuovo lavoro e di un nuovo posto nella società. Situazione comune
a tanti Padri di oggi. Nonostante ciò l´amore per la sua famiglia e la forte
fede lo salvano non facendogli perdere la voglia di vivere e di rinascere e
ripartire. Questo è un semplice racconto che al di là di ogni moralismo parla
con di tutti quei valori che la religiosità stessa proclama e sostiene. È la
dignità dell´uomo che viene esaltata e il suo papà lo esprime e conferma. La cifra
di “Google ergo sum” è il paradosso e la contraddizione. Già nel titolo:
“Google” è il simbolo della rivoluzione digitale dei nostri tempi, “ergo sum”
sono parole che rimandano a lingue e saperi che non appartengono all’uomo
moderno. Ma il paradosso e la contraddizione tagliano tutto il libro. La
narrazione è leggera e divertente, ma il messaggio è straordinario e profondo.
Il mondo è indagato dallo sguardo ingenuo di un bimbo, ma il commento si
riferisce alla saggezza di un vecchio. I Protagonisti sono degli sconfitti,
eppure "le creature umili sono mutate in re". In queste paradossali
contraddizioni si snoda una narrazione la cui trama è fatta dai sottili e
invisibili fili della speranza.


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