Carissimi,
sono tifoso milanista dalla nascita e sostenitore del premier Berlusconi politicamente: per me è un doppio presidente.
E' sempre stato doppio presidente ma non è mai stato "doppio".
Voglio dire.
Ho
sempre cercato di distinguere le questioni politiche da quelle
calcistiche anche se, con un personaggio particolare (mi permettete di
dire particolare?) come Berlusconi le due cose si alternano ed a volte
sovrappongono.
Il nostro Milan ci ha dato enormi successi.
Ricordate
l'arrivo dei giocatori in elicottero all'Arena di Milano? Ricordate
Berlusconi in campo a festeggiare i successi di Sacchi e del Gu-Va-Ri?
Ricordate le finali vinte quattro a zero? Il Pallone D'oro dato da
Berlusconi a Baresi e la maglia numero 6 che si alzava verso il cielo?
E lo scudetto di Zac? E l'era Capello e poi di Ancelotti e gli anni bui
in mezzo con una mezza qualificazione in Uefa lo scorso anno e la
penalizzazione in punti con la quale siamo partiti anni fa?
A me
spiace che da quando Berlusconi è in politica molti tifosi si
sianodivisi. Si è sempre comportato correttamente. Non ha mai chiesto
ad un suo giocatore di esprimersi politicamente per lui (e quanto
avrebbe pesato una dichiarazione di Baresi o Maldini), non ci ha mai
chiesto la tessera di Forza Italia per entrare allo stadio, ha
rinunciato a scendere in campo per festeggiare gli ultimi successi per
non turbare i più "politicizzati" ed ha vissuto tutto nel silenzio, o
quasi, stretto nel seggiolino dello stadio di San Siro.
La sua
parabola politica è fatta di successi (il Governo più longevo della
storia, il protagonismo dell'Italia nel mondo, la politica del fare, la
politica della gente e dell'essere presente), di tante delusioni, di
rivincite ed ora di un altro campionato che sta conducendo da
protagonisti.
Si vende Kakà?
Va beh, pace. Da buon padre di
famiglia penso che Berlusconi pensi ad un Milan che deve guardare anche
i bilanci della società, dice al proprio figliolo di scegliere per la
grande occasione della propria vita (L'ha fatto con Sheva... chi non lo
farebbe con i propri figli) sapendo che lui di più non può offrire, ma
sicuramente il Milan resterà perchè va oltre i giocatori ed è il Milan
intero che vince, grazie al contributo dei singoli, ma con la mentalitù
del gruppo.
Quindi forza Milan, forza Silvio (anzi forzasilvio.it ),
andrò ancora allo stadio a vedere il Milan curioso di conoscere i nuovi
protagonisti che il Presidente ci regalerà come andrò a votare
Berlusconi per essere, anche qui come nel calcio, protagonisti in
europa.
Giorgio
sono tifoso milanista dalla nascita e sostenitore del premier Berlusconi politicamente: per me è un doppio presidente.
E' sempre stato doppio presidente ma non è mai stato "doppio".
Voglio dire.
Ho
sempre cercato di distinguere le questioni politiche da quelle
calcistiche anche se, con un personaggio particolare (mi permettete di
dire particolare?) come Berlusconi le due cose si alternano ed a volte
sovrappongono.
Il nostro Milan ci ha dato enormi successi.
Ricordate
l'arrivo dei giocatori in elicottero all'Arena di Milano? Ricordate
Berlusconi in campo a festeggiare i successi di Sacchi e del Gu-Va-Ri?
Ricordate le finali vinte quattro a zero? Il Pallone D'oro dato da
Berlusconi a Baresi e la maglia numero 6 che si alzava verso il cielo?
E lo scudetto di Zac? E l'era Capello e poi di Ancelotti e gli anni bui
in mezzo con una mezza qualificazione in Uefa lo scorso anno e la
penalizzazione in punti con la quale siamo partiti anni fa?
A me
spiace che da quando Berlusconi è in politica molti tifosi si
sianodivisi. Si è sempre comportato correttamente. Non ha mai chiesto
ad un suo giocatore di esprimersi politicamente per lui (e quanto
avrebbe pesato una dichiarazione di Baresi o Maldini), non ci ha mai
chiesto la tessera di Forza Italia per entrare allo stadio, ha
rinunciato a scendere in campo per festeggiare gli ultimi successi per
non turbare i più "politicizzati" ed ha vissuto tutto nel silenzio, o
quasi, stretto nel seggiolino dello stadio di San Siro.
La sua
parabola politica è fatta di successi (il Governo più longevo della
storia, il protagonismo dell'Italia nel mondo, la politica del fare, la
politica della gente e dell'essere presente), di tante delusioni, di
rivincite ed ora di un altro campionato che sta conducendo da
protagonisti.
Si vende Kakà?
Va beh, pace. Da buon padre di
famiglia penso che Berlusconi pensi ad un Milan che deve guardare anche
i bilanci della società, dice al proprio figliolo di scegliere per la
grande occasione della propria vita (L'ha fatto con Sheva... chi non lo
farebbe con i propri figli) sapendo che lui di più non può offrire, ma
sicuramente il Milan resterà perchè va oltre i giocatori ed è il Milan
intero che vince, grazie al contributo dei singoli, ma con la mentalitù
del gruppo.
Quindi forza Milan, forza Silvio (anzi forzasilvio.it ),
andrò ancora allo stadio a vedere il Milan curioso di conoscere i nuovi
protagonisti che il Presidente ci regalerà come andrò a votare
Berlusconi per essere, anche qui come nel calcio, protagonisti in
europa.
Giorgio
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