domenica 2 aprile 2017

Via Crucis (Via Salaria) Dei terremotati - prima stazione

1) GESU E’ CONDANNATO A MORTE
Sono le 3.38 del 24 agosto 2016. Da pochi minuti Matteo, il mio terzo figlio di 6 anni, è venuto nel lettone a dormire proprio dal mio lato. All’improvviso, senza preavviso, il terremoto parte subito, violento, fortissimo. Non so che cosa sia. Mia moglie urla: il terremoto! Io mi ritrovo in piedi con Matteo in braccio e corriamo nella stanza degli altri bambini mentre la casa si riempe di terrore e grida. Sono 142 interminabili secondi che segnano la nostra condanna a morte e quella di chi, quella notte, davvero muore sotto le macerie di Amatrice, Accumuli, Pescara del Tronto. Da quella notte la paura e la morte, sorelle, sono entrate nella mia anima ed in quella di migliaia di persone, e non se ne sono andate più. Siamo condannati a morte, tutti noi, prima o poi, magari per una scossa.

Dio Mio Dio mio perché mi hai abbandonato, ho pensato anche io in quei lunghi secondi di impotenza quando ho guadato a lungo il pavimento, affinchè con ci abbandonasse, e il soffitto che non ci crollasse sulla testa. Dove sei o mio Signore?

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