E’ successo che durante una sfida-esibizione a Maiorca tra Nadal e McEnroe (come riportato dal Daily Mail)
a un certo punto, prima di una sua battuta, quando di solito cala un
silenzio religioso sul campo, Rafael e tutti i 7 mila spettatori
presenti e i milioni in diretta tv, sentono una madre chiamare ad alta
voce “Clara, Clara” con una voce sempre più rotta dalla disperazione del
non ritrovare la figlia che, tra uno scambio e l’altro, si era
allontanata da lei.
Nadal guarda gli spalti, capisce il
dramma che si sta consumando (l’incubo di tutti noi genitori quando
andiamo coi figli allo stadio) e non effettua la battuta spostando la
concentrazione di tutti non su di lui ma su Clara.
Tutto lo stadio comincia a cercare Clara
ed eccola che subito la piccola biondina rispunta fuori tra la folla e
viene riabbracciata dalla madre e mentre loro due si riuniscono
piangendo tutto lo stadio applaude.
Io plaudo a Rafael Nadal perchè ci ha
insegnato che lo show, ogni tanto e almeno per qualche minuto, può anche
essere fermato perchè c’è sempre qualcosa di più grande attorno a un
evento sportivo, ed è la vita di ogni singola sconosciuta persona che vi
assiste.
@giorjolly
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