domenica 15 novembre 2015

Liberté, égalité, fraternité ma dove è la réciprocité ? - Qelsi

Non è un buongiorno oggi e non intendo per noi occidentali ma per tutte le persone di buon senso che vorrebbero convivere in Pace, siano esse cristiane, musulmane, ebree, bianche, nere e via dicendo.
I terroristi della Jihad islamica hanno colpito ancora Parigi, in modo ancora più cruento rispetto a sei mesi fa. La rabbia, l’orgoglio devono sfociare in una risposta decisa, e congiunta, al male e chi, come me, non può far altro che pregare lo faccia perché ce ne è tanto bisogno.
Il motto nazionale della Repubblica Francese a tutti noto, Libertè, Egalitè, Fraternitè, e sul quale si sono retti decine di anni di discorsi, politiche nazionali, filosofie dell’accoglienza….. forse sta definitivamente tramontando.
Che libertà è quella che ci costringe a salire in mutande su un aereo e ad aver paura a goderci una serata in famiglia nei luoghi di aggregazione?
Che uguaglianza è quella di chi non vuole vedere il crocifisso e il Presepe nelle nostre aule scolastiche e ci vieta anche di portare la croce al collo?
Che fratellanza è quella di chi è qui solo per farci saltare in aria, per metterci paura, per metterci in fila uno ad uno e ammazzarci?
Alle tre parole “storiche” oggi ne manca una: réciprocité (reciprocità). Viviamo in una epoca dove questi valori di libertà, fratellanza e uguaglianza non sono più scontati per tutti e vanno donati, a chi viene nei nostri paesi, solo se ne comprendono la reciprocità, ovvero se anche loro sono disposti a concedere libertà, fratellanza, uguaglianza.
Nel nostro mondo occidentale questi valori vanno imposti ed esatti da chiunque mette il piede dentro le nostre frontiere altrimenti meglio che torni da dove è venuto.
Rabbia, orgoglio, azione, determinazione, reciprocità…e preghiere, tante, per le tante vittime di questa terza guerra mondiale, per i loro carnefici e per le loro famiglie.

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