sabato 30 maggio 2015

La sottile ma chiara differenza tra sano realismo e insano razzismo

Io non ho voglia di sentirmi dire, neanche alle spalle, che sono razzista come non lo sono tanti amici che hanno scritto su un cartello "Basta Rom" dopo i gravissimi fatti di via Battistini accaduti pochissimi giorni fa.
Credo che il limite tra realismo e razzismo possa essere sottile ma, se anche lo fosse, è per me ben delineato. 
Chiedere ad alta voce, anche urlando, anche manifestando, che le persone (mi ostino a chiamarle persone) di qualunque etnia che delinquono, che non lavorano e rubano, che ammazzano altre persone, siano incarcerate, messe in condizione di non più delinquere e, se clandestine, cacciate dall'Italia... ecco, tutto questo secondo me non è razzismo e non può esserlo stando alla definizione della Treccani che tutti abbiamo imparato da piccoli ma sano realismo!
Se però razzismo è tutto quello che non sta bene alla Sinistra italiana ed agli "amici" (sempre meno) catto-comunisti, allora no, qui entriamo in una definizione arbitraria del termine che respingo con forza, anche con cartelli, al mittente.
Scrivere "Basta Rom" non è razzismo ma è urlare, forse anche in malo modo (ma i cartelli sono fatti per la sintesi non per le digressioni) il disagio del vivere in una città (nazione) dove non c'è lavoro, siamo oppressi dalle tasse e in più siamo uccisi da un'auto rubata da tre delinquenti minorenni che vanno a sbandare contro cittadini inermi.
Non è razzismo essere contrario alle nozze tra persone dello stesso sesso e manifestare in silenzio in piedi e non lo è neanche nel chiedere legalità e ordine.
Mi muovo con una Peugeot207 ed ho tre figli e stiamo stipati come sardine: pur lavorando regolarmente non riesco a permettermi altro e mi "sogno" di essere intestatario di 24 autovetture neanche lavorando.
Non è insano razzismo ma sano realismo: non ce la facciamo più, la situazione è per tutti insostenibile ma lo Stato deve guardare prima a chi, italiano e non, in questo Paese lavora, paga le tasse e si comporta sempre onestamente in tutte le occasioni.
Questo è sano realismo.


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