giovedì 28 maggio 2015

La morte, l'odio e la ragionevolezza si rincorrono a via Battistini

Ieri sera l'evento tragico di cronaca nera accaduto a Battistini di cui tutti siete a conoscenza. Pochi sanno, dei miei amici non romani, che qui vicino a Battistini io vivo, porto i figli in piscina (proprio in quelle cupole che si vedono da alcune foto), spesso prendo la Metro, ho molti amici che vivono proprio lì sopra, ho molti amici che tutti i giorni si fermano, per andare e tornare, a quelle fermate degli autobus e pure io ci passo spesso per andare a lavoro e tornare a casa.
Quindi la morte ti piomba in casa così, improvvisa anche se preannunciata, come quell'auto guidata da quei maledetti senza arte ne parte e finita addosso alle persone in attesa dell'autobus per tornare a casa dopo l'ennesima faticosa giornata di lavoro, maturata per pagare le tasse che mantengono, illegalmente, anche i loro assassini.
Morte improvvisa ma preannunciata.
Questa città, che continuo ad amare, l'ho vista peggiorare sotto i miei occhi (proprio nei miei quartieri), anno dopo anno e sono 12 anni che vivo qui.
Sporca, incivile, disordinata per colpa un po' di tutti ma ora invasa da persone (non mi piace chiamarle zingari, rom, nomadi .... che ne so) che non hanno residenza, non hanno lavoro, e non hanno nulla da perdere e quindi si muovono tra di noi rubando, spacciando e non avendo problemi a finire contro i concittadini ed ammazzarli.
Mentre prego per queste vittime e per le loro famiglie, dico anche con fermezza: Basta. Questa gente, di qualunque etnia sia, se ne deve andare via dalla Capitale, dall'Italia. La situazione è ormai diventata insostenibile. Siamo già oltre il limite, ve lo assicuro, non al limite. Cacciamoli via e se non ci riusciamo con le leggi dello Stato Italiano, che sono fatte per il contrario, cominciamo a farlo con la nostra presenza fisica organizzata, di gente per bene, di cittadini di Roma (di qualunque etnia) che qui hanno vita, famiglia, lavoro.
Dobbiamo  non solo tutelare il futuro dei nostri figli ma anche il loro, e il nostro, presente. E' già troppo tardi.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Belle parole...

Non succederà mai...
Forse prenderanno questi due, ma non cambierà niente...

Non cambia mai niente qui...
In questa italietta che non si merita più neanche la lettera maiuscola...

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